Tradito da un microfono:
arrestato per violenza sessuale

In manette a Porlezza un impiegato postale di Corrido: alla sua vittima i carabinieri avevano fatto indossare un dispositivo di intercettazione acustica

PORLEZZA - Violenza sessuale aggravata e continuata. Sono accuse pesanti e imbarazzanti quelle che i carabinieri di Porlezza hanno formalmente contestato sabato notte a un 53enne di Corrido, C. C., impiegato alle Poste di Porlezza e arrestato attorno all’una a Menaggio. Fermandolo, i militari hanno fatto scattare una trappola congegnata a tavolino fin dalla scorsa settimana, quando l’uomo era tornato a insistere per incontrarsi con un diciottenne residente nel Porlezzese conosciuto la scorsa primavera e con il quale avrebbe tentato in più occasioni di consumare rapporti sessuali.
Secondo quanto denunciato dalla vittima, il primo incontro era avvenuto in un locale della zona di Porlezza, a fine maggio. L’uomo aveva offerto al ragazzino, che allora era ancora minorenne, qualche birra e una sigaretta, poi se l’era caricato in macchina e, in un posteggio di Menaggio, aveva abusato di lui approfittando di uno stato di intontimento che oggi si sospetta sicuramente provocato dalle birre, ma forse anche da qualche altra sostanza che il giovane potrebbe avere assunto, a sua insaputa, fumando la sigaretta.
Il secondo episodio risale a pochi giorni fa, alla sera del 16 agosto quando, secondo l’accusa, Caccia torna a incontrare il diciottenne nello stesso pub e, accampando come scusa la volontà di chiarire l’«equivoco» dell’occasione precedente, riesce a farlo nuovamente salire sulla propria auto, questa volta per portarselo in una zona buia sotto il Galbiga, nei pressi dell’ex camping La Rivetta. Nuovo di approccio, benché in questa occasione la vittima - tutto meno che intontita - riesce a darsela a gambe. La settimana scorsa, dopo l’episodio, Caccia torna alla carica: ogni volta che per la strada incrocia il ragazzino, gli implora un nuovo incontro, sempre «per chiarire». Lui si rivolge ai carabinieri, che a questo punto rompono gli indugi:gli suggeriscono di accettare e di fissare un appuntamento, poi però, all’ora x, lo «addobbano» di microfoni, uno per la registrazione e uno per l’ascolto diretto.
Stefano Ferrari

© RIPRODUZIONE RISERVATA