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Giovedì 16 Ottobre 2008
Trasporti a rischio, venerdì nero
Si ferma anche la scuola
Venerdì nero per i trasporti pubblici a seguito dell'annuncio dello sciopero da parte del sindacato Cobas. Al disservizio si aggiunge l'altro disagio legato allo stop anche della scuola.A MIlano stop del servizio dalle 8,45 alle 15 e dalle 18 in poi
Si preannuncia come un 'venerdì di passionè quello di domani per la mobilità. Lo sciopero generale nazionale di 24 ore indetto dai sindacati di base, Cub, Cobas e SdL chiama all'adesione tutti i lavoratori pubblici e privati di ogni categoria, scuola e trasporti compresi e la protesta riguarda tutti i comparti della mobilità: mezzi pubblici urbani, treni, aerei, traghetti, trasporto merci e logistica. Autobus e tram a singhiozzo quindi e traffico in tilt in molti capoluoghi, anche a causa dell' effetto-annuncio che spingerà molti lavoratori e cittadini a far uso di un mezzo proprio per spostarsi.
L'astensione riguarda anche il trasporto ferroviario, anche se le Ferrovie hanno fatto sapere che «non ci sarà alcuna ripercussione sulla circolazione dei treni a media e lunga percorrenza», così come verranno salvaguardate le fasce orarie dei treni pendolari a più alta frequenza.
Trasporto aereo e ferroviario dovrebbero essere i comparti meno coinvolti dalla protesta (anche se in Alitalia Sdl è molto presente), le maggiori ripercussioni saranno sul trasporto locale. Solo nella Capitale, lo sciopero dei lavoratori del trasporto pubblico locale sarà di 8 ore (dalle 8,30 alle 16,30), per favorire gli spostamenti; nel resto d'Italia l'astensione sarà di 24 ore, con articolazioni diverse a livello territoriale. Le fasce di garanzia saranno comunque rispettate. Tra le rivendicazioni alla base della protesta, maggiore salario, stop alla precarietà, più sicurezza sul lavoro, rilancio della scuola, della previdenza e della sanità pubblica, forte impulso alla contrattazione nazionale e reintroduzione della scala mobile per lavoratori e pensionati.
Ecco di seguito le varie modalità dell'astensione dal lavoro settore per settore:
- TRASPORTO FERROVIARIO: addetti agli impianti fissi e uffici: intera giornata; restante personale: dalle 9.01 alle 17.00.
- TRASPORTO AEREO: 8 ore, dalle ore 10.00 alle 18.00 (tranne personale di terra non soggetto alla 146/90).
- TRASPORTO MARITTIMO: dalle ore 8.00 alle 16.00.
- TRASPORTO PUBBLICO LOCALE: articolato a livello territoriale col rispetto delle fasce protette, che variano da città a città. A Roma, mezzi a singhiozzo dalle 8,30 alle 16,30.
I disagi tuttavia non riguarderanno solo la mobilità, a incrociare le braccia saranno infatti anche gli altri settori, tra cui sanità, pubblica amministrazione, scuola. E per scuola, università e ricerca parte da domani un mese di fuoco. Tra scioperi, occupazioni e manifestazioni l'intero mondo della formazione e della ricerca scientifica verrà attraversato proteste e mobilitazioni contro le riforme messe in campo dall'esecutivo. Domani i Cobas della scuola scendono in piazza ripromettendosi di fermare la didattica in tutta Italia. La manifestazione nazionale si svolgerà a Roma. Nelle scuole superiori si preannuncia una tre-giorni, dal 21 al 23 ottobre, di occupazioni e autogestioni. Il clou della protesta è previsto per fine mese: il 30 ottobre incroceranno le braccia gli aderenti alla Flc Cgil, Cisl e Uil scuola, Snals Confsal e Gilda degli insegnanti.
Oltre alla scuola, altra categoria da cui i sindacati di base si attendono grande partecipazione è quella del pubblico impiego, «tra i settori maggiormente esposti agli attacchi diretti dell' esecutivo» spiega Sdl Intercategoriale.
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