Tredicesime anti crisi sul Lario
Un panettone da 350 milioni

Non mancano le lamentele: anche quest’anno non saranno detassate

Almeno 350 milioni di euro stanno scendendo sulla provincia di Como. Tra qualche giorno, saranno la pioggia più attesa dell’anno e quella che si asciuga più in fretta, dispersa nei rivoli di bolli, assicurazioni, bollette, canoni, abbonamenti, affitti, mutui, spese condominiali, tariffe, tasse universitarie, rate sui debiti al consumo. E finalmente, ma proprio finalmente, per vizi e sfizi rinviati alle gratifiche natalizie. Impossibile il calcolo matematico dei soggetti beneficiari e degli importi erogati: nessuno lo sa, perché sono troppe le variabili, sulle quali tutti mettono in guardia. Le somme sono dunque approssimative, per avere un’idea della liquidità in circolazione almeno teorica o che, quantomeno, prova a circolare prima di essere bloccata dalle spese obbligatorie.
Dunque, riceveranno la tredicesima 133.860 lavoratori dipendenti, secondo l’ultimo dato a disposizione della Camera di Commercio, relativo al 31 dicembre 2007 e che andrebbe depurato da chi ha perso il posto ed è ancora in attesa, forse, delle proprie spettanze ordinarie. Ma si tratta solo dei lavoratori dipendenti delle ditte iscritte alla Camera di Commercio, ai quali vanno aggiunti i circa 10.000 dipendenti degli studi professionali, i 30.000 dipendenti dello Stato e degli Enti locali, scuola e sanità comprese, giustizia, forze dell’ordine. Non da ultimi, i 142.000 pensionati. Totale: 315.000 tredicesime in arrivo sulla provincia di Como, ma c’è chi dice che si può arrivare tranquillamente a 320.000, perché  le forze di lavoro sono 240.000, ai quali vanno sottratti i 50.000 lavoratori autonomi e vanno aggiunti 130.000 pensionati circa con una media di 700 euro di pensione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA