Homepage
Lunedì 24 Novembre 2008
Treni in ritardo: il lunedì
nero dei pendolari Fs
Attese di un’ora e mezza in mattinata. Tutta colpa di un locomotore guasto
Lunedì nero per i pendolari delle Ferrovie dello Stato: nell’ora di punta, in condizioni meteo che tra l’altro sconsigliavano l’uso dell’automobile, si sono interrotte le corse da Como a Milano, per blocco della linea in seguito al guasto di un locomotore.
Era il locomotore del treno partito alle 6,44 da Como. Tra Cantù e Carimate, s’è fermato in panne ed è stato costretto ad aspettare un altro locomotore proveniente da Milano. A catena, i ritardi dei successivi convogli, 80 minuti per il Cisalpino e, rispettivamente, 95 minuti, 85 minuti e 60 minuti per gli altri, carichi di pendolari e che ne avrebbero caricati molti ancora.
«Già a Chiasso ci hanno avvertiti che c’erano problemi - sostiene un pendolare del treno delle 7,49 - e il treno è stato fermato. Dovevamo arrivare a Como alle 7,55. Ma abbiamo raggiunto San Giovanni alle 8,25. L’orario previsto dell’arrivo a Milano? Le 8,35. A quel punto, qualcuno di noi ha capito che non ce l’avrebbe mai fatta, neppure per le nove e neppure per le nove e mezza. L’altoparlante sul treno informava che il ritardo era di quaranta minuti, ma questo lo sapevamo già. Non sapevamo a che ora saremmo arrivati alla meta. Per questo, c’è chi è sceso dal treno e ha scelto altri mezzi per andare a Milano».
© RIPRODUZIONE RISERVATA