Truffa della carta sconto benzina
Oltre quaranta i benzinai perquisiti

La finanza sequestra  147 tessere: potrebbero essere servite per frodare la Regione

Sono 44 i distributori di carburante perquisiti dalla Guardia di Finanza nell’ambito dell’inchiesta che ipotizza truffa aggravata ai danni della Regione Lombardia per uso improprio della carta sconto benzina, unico beneficio su misura di queste zone di confine. Oltre a documentazione di vario tipo, sono 215 le tessere sconto sequestrate, 147 in provincia di Como e 67 in provincia di Varese, lasciate in custodia dai possessori ai gestori, nonché dieci carte di credito: un dato che lascerebbe aperto il sospetto di complicità dei cittadini nei raggiri e artifici messi in opera per approfittare dei rimborsi regionali. Infatti, la tessera è personale, con tanto di codice e non va ceduta a nessuno, neppure al benzinaio di fiducia, come nessuno lascerebbe in custodia il proprio bancomat. Se lo fa, non ha più titolo per protestare di essere coinvolto in guai. Ed il sospetto di complicità non è di oggi. Ci sono automobilisti che pretendono il doppio trattamento di favore: uno, dovuto, con la carta sconto e uno con il timbro sulla scheda carburante già defiscalizzato per conto suo. Il benzinaio acconsente, per non perdere il cliente, ma è un artificio presupposto della truffa.

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