Un cantiere sulla spiaggia:
scoperta a Como la vacanza-truffa

La Procura della Repubblica ha ordinato il sequestro di materiale pubblicitario per un fantomatico Herathera Island Resort alle Maldive dopo la denuncia presentata da un commerciante comasco

Maxi sequestro di depliant ordinato dalla Procura della Repubblica di Como in seguito a una denuncia per truffa sporta dopo una vacanza incubo in un resort delle Maldive.
Il pm Daniela Meliota ha notificato alla sede milanese di Hotelplan, uno dei principali tour operator italiani, un provvedimento che dispone il sequestro di tutto il materiale pubblicitario - depliant, pieghevoli, ecc - concernente il fantomatico villaggio Herathera Island Resort, Maldive, ritenendone immagini e descrizioni evidentemente fuorvianti. I cataloghi andranno sequestrati in tutta Italia. La decisione della Procura della Repubblica di Como origina da una denuncia per truffa sporta da Alberto Arrighi, notissimo titolare dell’omonima armeria di via Garibaldi, in città, che in occasione delle scorse feste natalizie aveva prenotato un soggiorno ai tropici per sé, per la moglie e per le sue due bambine. La vacanza non è esattamente coincisa con le aspettative: niente spiagge bianchissime, nessuna barriera corallina, non una delle delizie decantate su cataloghi che raccontavano di un «resort dotato di trecento camere», in grado di offire ai propri ospiti «il massimo del relax e del comfort». Per l’intera durata del soggiorno, invece, sui terreni dell’Herathera Island non hanno smesso mai di muoversi alacremente betoniere, gru e camion impegnati in una disperata e interminabile ristrutturazione: «Il mare su cui si affaccia l’atollo era in realtà una palude dove proliferavano alghe che rendevano l’acqua torbida, verdastra, con vermi grossi più di un piede».
Stefano Ferrari

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