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Venerdì 09 Gennaio 2009
Un milione di italiani colpiti
A febbraio il picco dell'influenza
L'influenxza colpisce e colpisce sempre più duro: ad oggi sono già un milione gli italiani che hanno febbre e malanni influezali. E sono già in 120mila quelli finiti a letto. Ma il picco arriva solo a febbraio, anche se Lombardia e Piemonte saranno le meno colpite.
«L'epidemia influenzale - spiega l'esperto - sta seguendo le previsioni ed il picco è atteso per febbraio. L'effettiva portata dell'epidemia influenzale dipendereà, però, anche dall'andamento delle temperature nelle prossime settimane».
Ad ogni modo, avverte il virologo, «per quest'anno si prevede un'incidenza di casi quasi doppia rispetto agli anni scorsi, e questo non per la maggiore virulenza dei virus influenzali ma per il fatto che si tratta di virus 'nuovì verso i quali la popolazione non ha alcun tipo di immunizzazione».
Quanto ai consigli, «per vaccinarsi è ormai tardi, anche se è sempre possibile; Fondamentale - afferma Pregliasco - è ora limitare i rischi di contagio». Dunque, 'occhiò agli sbalzi termici, non sottovalutare i primi sintomi e non ricorrere agli antibiotici («non combattono i virus ma vanno usati solo su indicazione del medico, soprattutto per combattere le complicanze dell'influenza»).
Infine, un accorgimento semplice ma molto efficace: «Lavarsi spesso le mani - consiglia l'esperto - per evitare la trasmissione indiretta dei virus».
I casi, comunque, sono sicuramente in aumento e ad essere colpiti sono innanzitutto i bambini. In questa prima settimana del 2009, infatti, la curva epidemica segnala un andamento in ascesa con un un'incidenza totale pari a 2,98 casi per 1000 assistiti, pari a quella registrata nella stagione 2004-2005. La conferma arriva dalle rilevazioni del Centro epidemiologico di sorveglianza dell'Istituto Superiore di sanità (Iss). Dalla rete dei 539 medici sentinella, che hanno inviato dati circa la frequenza di sindromi influenzali tra i propri assistiti all'Iss, emerge che il valore dell'incidenza totale è pari a 2,98 casi per mille assistiti e che la fascia maggiormente colpita è quella tra 0 e 4 anni di età, con un'incidenza di 6,70 casi per mille. Seguono i bambini tra i 5 e i 14 anni con 3,56 casi per mille, gli adolescenti con 3,03 casi e gli ultra 65 anni con 1,58 casi.
Al momento Val d'Aosta, Umbria e Marche sono le regioni più colpite, con un'incidenza relativamente del 7,05, 6,65 e 6,6 per mille assistiti. Seguono il Lazio (5,69) e la Toscana (4,34).
Resiste invece la Lombardia (2,17 casi ogni mille) nonostante le nevicate e il freddo. Incidenza, infine, decisamente sotto la media per Piemonte (1,76), provincia autonoma di Trento (1,75) e Friuli Venezia Giulia (1,49).
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