Valduce, morta la mamma
La Procura ordina l'autopsia

I rianimatori spengono le apparecchiature che la tenevano in vita. Nessuna speranza per il neonato, il cui cuore batte ancora autonomamente

COMO - Attorno alle tre della notte scorsa il personale della Rianimazione del Valduce ha spento le macchine che ancora tenevano ancorata alla vita la mamma 44enne di Cantù in coma dallo scorso martedì. La decisione è stata intrapresa al termine di un conteggio avviato sabato sera, dopo che un elettroencefalogramma aveva spento ogni speranza di recupero. Accanto a lei il marito e gli altri due figli mentre il terzogenito, il neonato che martedì avrebbe dovuto vedere la luce, resta ancora in condizioni disperate. I tempi di osservazione sono più lunghi di quelli di un adulto ma dal suo cervello di bambino giunge ancora un minimo stimolo in grado di mantenere il battito cardiaco. Oggi il pm disporrà l'autopsia sulla salma della donna, primo atto di una inchiesta avviata per chiarire le cause della duplice tragedia.

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