Variante della Tremezzina:
il ministro gela le speranze

La strada statale rimane all'Anas e, nella dichiarazione in commissione Ambiente del ministro Matteoli, l'intervento non viene neppure nominato

«La statale Regina collega la rete stradale nazionale al confine di Stato con la Svizzera in località Oria e pertanto, si ritiene, sulla base dei criteri posti dalla legge Bassanini, che la strada non possa essere trasferita alla Regione in quanto costituisce parte integrante della rete viaria nazionale». È questa la risposta data in commissione Ambiente alla Camera dei deputati dallo staff del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli in risposta a un’interrogazione presentata dai deputati della Lega Nord Paolo Grimoldi, Matteo Salvini e dal comasco Nicola Molteni che chiedevano il trasferimento dell’arteria principale della sponda occidentale alla Regione e, quindi, alla Provincia con il chiaro obiettivo di migliorare tempi e qualità degli interventi. «Prendo atto della risposta del ministro - commenta Molteni - ma la Regina deve diventare, almeno per quanto riguarda la gestione, di competenza della Provincia. Per questo presenterò una nuova interrogazione chiedendo che possa intervenire l’Ente territoriale attraverso, ovviamente, contributi dello Stato».
Nella risposta all’interrogazione parlamentare, che chiedeva gli interventi in programma sulla statale Regina, vengono elencati i cantieri in programma. Quello cruciale della variante della Tremezzina, però, non compare neppure. Villa Saporiti sta realizzando il progetto preliminare del primo lotto che prevede un intervento tra Colonno e Menaggio di nove chilometri al costo di 210 milioni di euro. Al momento esiste un finanziamento garantito dall’ex ministro alle Infrastrutture Antonio Di Pietro di 70 milioni: in ogni modo se la progettazione definitiva verrà conclusa nel marzo prossimo, i lavori non partirebbero prima del 2011.

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