Via l'antenna, zittita
la Radio Svizzera

I comaschi restano orfani della Radio Monte Ceneri. Colpa dei costi per mantenere le frequenze anche in Lombardia

Brutta sorpresa per i comaschi cresciuti a pane e Radio Monte Ceneri. Il Consiglio federale ha ordinato di spegnere il mitico ripetitore della Svizzera italiana che varcava la frontiera perché costa troppo, e così la voce della Radio della Svizzera Italiana non sarà più sentita la di qua dal confine. I Lombardi non avranno più tra le loro frequenze un’emittente che ha fatto da sottofondo di parole e musica alla nostra vita durante la guerra e nel dopoguerra, negli anni del boom e negli anni della crisi, che ha dato informazioni ai tempi del Minculpop e che anche la settimana scorsa ha interrotto le trasmissioni con Infotempesta. Due anni fa era stata oscurata la televisione ed è stata corsa al decode. Adesso, un altro strappo al cuore, la radio, ascoltata, tra l’altro, da 42.000 frontalieri, i primi direttamente interessati e in questi giorni il centralino di Lugano è subissato da telefonate di italiani di confine, preoccupati e rammaricati per l’incolmabile perdita.

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