Volante a fuoco: agenti e clandestino
costretti a camminare in autostrada

Mentre sale la protesta per le condizioni dei mezzi a dispiosizione delle forze dell'ordine e divampa la polemica su "tagli sì-tagli no", da Roma arriva la paradossale vicenda di due poliziotti che, con l'auto in fiamme, hanno dovuto accompagnare  a piedi in aeroporto il romeno da espellere

Mentre si parla di tagli alle forze di polizia e di carenza dei mezzi a disposizione, una storia viene ad avvalorare le difficoltà in cui si trovano le forze dell'ordine italiane.
La storia vede tre protagonisti: due poliziotti dell'ufficio immigrazione della questura di Firenze e un cittadino romeno che doveva essere rimpatriato. 
Il gruppo era diretto in auto verso Fiumicino ma la vettura di servizio su cui viaggiavano, una Fiat Marea, con oltre 200 mila chilometri a pesare sul motore, non ce l' ha fatta più e ha preso fuoco, mollandoli per strada, sull'A91, Roma-Fiumicino.
Quando hanno sentito i rumori del motore, gli agenti hanno pensato che fosse il climatizzatore e l'hanno spento. Ma fatti pochi metri, dal cofano ha cominciato a uscire fumo, poi le fiamme. I due poliziotti sono saltati giù e hanno dovuto liberare il romeno rompendo i vetri, prima che l'auto fosse completamente distrutta dalle fiamme.
Il gruppetto avrebbe anche tentato di fare una sorta dio "autostop" chiedendo unpassaggio a una volante che però, per regolamento, non li ha potuti caricare.
Quindi ai due poliziotti e al loro clandestino non è rimasto altro che raggiungere Fiumicino a piedi, camminando sull'austostrada.
Sono comunque arrivati in tempo per far salire lo straniero sull'aereo per Bucarest. Poi hanno anche dovuto attendere il renino che li portasse a Roma Termini e di qui l'altro convoglio fino a Firenze.

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