Un’invasione
Mandello capitale
presa d’assalto

Migliaia di presenzeCode per visitare la fabbrica

ma anche per lo show room e a tutte le iniziative

Strade bloccate per raggiungere Mandello, una sorta di via Crucis dovuta all’invasione dei guzzisti per i 95 anni della casa dell’aquila.

Mandello in questi giorni è letteralmente blindata e i primi a fare i salti mortali sono i cinque agenti di Polizia locale a cui tocca indirizzare i motociclisti alla “mecca”, lo stabilimento della casa motociclistica.

Ma la vera invasione si è registrata durante la serata, con piazza Garibaldi (che i mandellesi preferiscono chiamare piazza Gera) sede della ristorazione che ha segnato numeri inattesi.

Anche tante donne

Una grande festa, una bella festa legata allo storico marchio italiano, con motociclisti che sono arrivati da ogni dove e che hanno animato questa tre giorni.

Molte anche le donne alla guida delle Guzzi, il che conferma che le moto di Mandello sono adatte anche alle lady motocicliste.

Le molteplici iniziative hanno attratto un po’ tutti, anche i mandellesi, coinvolti in queste giornate ancora estive che hanno fatto così salire l’affluenza dei guzzisti.

Lo stadium del “muro della morte” ha sempre fatto il pienone a ogni esibizione mandando letteralmente in visibilio gli spettatori, con le moto che giravano grazie alla forza centrifuga su un muro vero e proprio sfidando la forza di gravità.

«È stata geniale l’idea di installare il “muro della morte”- commenta un guzzista -. Lo ricordo quando ero ragazzo, mi ha sempre emozionato e ci sono tornato dopo quasi quarant’anni e ho provato le stesse emozioni».

Tutti a Mandello si sono mossi per far qualcosa di particolare in occasione dell’evento: la gelateria Dulcis in fundo, per esempio, ha proposto gelati con i nome dei vari modelli della Moto Guzzi, le vetrine esponevano moto tricolori e foto delle due ruote della casa mandellese ma la cosa più caratteristica sono probabilmente gli orecchini Moto Guzzi. Anche questo è estro.

Un traguardo importante

La capacità di coinvolgere tutti, dai comuni cittadini ai commercianti, è stato un vero e proprio passaporto per l’accoglienza dei motociclisti, che sono stati davvero tanti.

A mezzogiorno si era già oltre i settemila iscritti.

Dentro la fabbrica si è formata una calca solo per visitare il museo: la coda ha raggiunto i cancelli e dalla postazione prima di salire a vedere i vari modelli che hanno fatto la storia si sono raggiunti tempi di attesa di 45 minuti.

Peggio ancora nello show-room, che davvero ha venduto di tutto, con stranieri che uscivano dalla fabbrica come si fa con i saldi di via Montenapoleone. Magliette, t-shirt, giubbini, foulard, felpe, tutto purché avesse il logo della Guzzi era richiestissimo.

Anche lì una lunga attesa con gli addetti a filtrare le lunghe code, ma tutto questo è il mondo Moto Guzzi e i 95 anni segnano un traguardo importante.

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