Tra viaggi e assaggi
La guida Slow food

Per viaggiare bene serve anche un'ottima guida dei ristoranti. E Slow food lo sa. Se poi, oltre ai pranzi, gli appassionati vogliono anche regalarsi un "viaggio a chilometri zero", allora l'opportunità è doppia: per la prima volta un ristorante della cintura monzese entra in "Osteria d'Italia 2010" (Slow food editore, 20 euro), l'ormai classica guida della ristorazione di qualità secondo le linee dell'associazione internazionale di Bra.

Si tratta dell'Osteria del tram di Pozzo d'Adda, a un passo dai confini della provincia monzese, quanto basta per regalarsi una gita fuori porta con la garanzia di una cena senza amare sorprese. L'esordio arriva con l'edizione numero venti della guida, che nella sola Lombardia conta diciannove ristoranti con la chiocciola (il simbolo Slow food). «Un compleanno importante quello che Osterie d'Italia - dicono a Bra-. Si festeggiano infatti i vent’anni dell’unica guida, la più venduta in Italia nel settore delle guide enogastronomiche, dedicata ai locali dove si pratica la migliore cucina regionale».

«Appartenevamo a una generazione che aveva fatto in tempo a vivere le ultime osterie storiche e, pur consapevoli che quei luoghi erano finiti insieme ai tempi che li avevano generati, ne sentivamo il valore sociale e umano»: Carlo Petrini, nella prefazione della nuova guida, ricorda come nacque la prima edizione del 1990. «Ciò che rimpiangevamo e cercavamo di riproporre – prosegue – era quello che l’osteria aveva rappresentato in termini di socialità, identità e convivialità».

A testimoniare l’importanza e il piacere di una convivialità che vive attraverso il tempo, i lettori troveranno nella guida 2010, in occasione dell’anniversario, il ritorno delle prefazioni regionali che avevano caratterizzato la prima edizione. Sono firmate da nomi prestigiosi del mondo della cultura, del giornalismo e dello sport: i racconti di Marco Albarello, Folco Portinari, Lella Costa (attrice, autrice della prefazione della Lombardia), Pietro Bianchi, Francesca Neri, Klaus Dibiasi, Alberto Sinigaglia, Tullio Avoledo, Maurizio Maggiani, Tonino Guerra, Massimo Cirri, Enrico Vaime, Giovanna Marini, Neri Marcorè, Raffaele Colapietra, Antonietta Caccia, Alessandro e Giuseppe Laterza, Marino Niola, Gaetano Cappelli, Vito Teti, Roy Paci, Gavino Sanna.

I nuovi inserimenti in Lombardia comprendono, oltre all'Osteria del tram, Il quinto quarto di Bosisio Parini (Lc), Locanda delle grazie a Curtatone (Mn), Alla nuova marasca di Mantova, Osteria alla grande di Milano,Trattoria del gallo a Rovato (Bs), Al caret di San Benedetto Po (Mn), Osteria dei fauni a Segrate (Mi) e La grangia di Settala (Mi).
Massimiliano Rossin

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