Stelle, le novità della Michelin
Il lecchese Crippa sale ancora

Presentata la "Rossa": c'è un nuovo Tre stelle in Italia. Delusione per Como: Paolo Lopriore, chef di Appiano Gentile, perde la sua stella conquistata a Siena

Uno chef lecchese che arriva alle due stelle, un comasco che la perde. Nessun nuovo ristorante stellato nelle province di Como, Lecco e Sondrio, e uno che esce dalla guida, causa chiusura, in provincia di Varese. E a livello nazionale, un nuovo tre stelle.
Queste le principali novità della Guida Michelin, la pubblicazione di riferimento per quanto riguarda la ristorazione, presentata l'altra mattina alla Triennale di Milano. L'edizione 2010 ha visto un importante passo in avanti per Enrico Crippa, chef al ristorante Piazza Duomo ad Alba, che conferma il suo "stato di grazia" andando a conquistare l'ambitissima seconda stella Michelin, diventando uno dei 37 cuochi di questa categoria. Crippa, originario di Viganò Brianza, in questi anni ha cercato di proporre una cucina d'avanguardia, sposando però i grandi prodotti della tradizione delle Langhe a tecniche innovative, con un tocco di originalità data anche dai suoi tre anni passati a lavorare - e studiare - in Giappone.
Per un Brianzolo che sorride, c'è un comasco - per la precisione di Appiano Gentile - che rimane deluso. Si tratta del bravissimo Paolo Lopriore, chef al Canto alla Certosa di Maggiano, a Siena, che negli anni passati aveva conquistato con merito l'ambita stella Michelin e che quest'anno se la vede togliere. Lopriore, cuoco molto preparato e dalla tecnica raffinata, oltre che pieno di entusiasmo, sarà pronto a riconquistare il riconoscimento.
Per quanto riguarda i ristoranti delle nostre province, c'è un'unica variazione, che riguarda Varese. La città, infatti, perde una stella a causa della chiusura del Quattro Mori di Calcinate del Pesce: lo chef Massimo Sola, però, ha già ripreso la sua attività sempre in provincia di Varese, a Ternate, al Montelago. Per lui, l'appuntamento con la stella sembra essere solo rimandato. Varese che può sempre contare su cinque stellati: La Piazzaetta di Ferno, Ilario Vinciguerra a Galliate Lombardo, Schuman a Ispra, Ma.Ri.Na. a Olgiate Olona e Il Sole di Ranco a Ranco. Como conferma le sue due stelle: la cucina molecolare di Ettore Bocchia al Mistral Villa Serbelloni a Bellagio e le scelte più tradizionali di Mauro Elli del Cantuccio di Albavilla.
Sondrio, che lo scorso anno aveva conquistato altri due ristoranti stellati, si mantiene a tre: Chalet Mattias a Livigno, Il Cantinone di Madesimo e La Lanterna Verde di Villa di Chiavenna. Infine Lecco: si confermano l'inossidabile Pierino Penati a Viganò e Al Porticciolo 84 di Lecco.
A livello nazionale, arriva il sesto ristorante da Tre Stelle: si tratta di Da Vittorio, a Brusaporto vicino a Bergamo, locale storico della famiglia Cerea. Ma rispetto alla Francia, con i suoi 30 ristoranti Tre Stelle, l'Italia rimane ancora indietro. Forse perché la Michelin è proprio francese.

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