DOMENICA 15 GENNAIO (MARGHERITA BUY DAY) Buongiorno, |
STAGIONE NOTTE Teatro Sociale, piazza Verdi 1, ore 15.30, biglietti a 53 sacchi (platea e palchi), a 24 sacchi (IV galleria, parapetto), a 21 sacchi (V galleria, parapetto), a 19 sacchi (IV galleria, ranghi) e a 16 sacchi (V galleria, ranghi). NdA: si vede che so' ragazzi... |
JAM IN BLUES Woodstock, s.s. dei Giovi 58, Grandate, ore 18 (jam ore 20), ingresso libero con consumazione (a 5 sacchi) NdA: il ritorno del grande classico, suonare assieme è la cosa migliore che due persone possano fare restando vestite, ma perché essi son sempre uomini maschi e, per giunta, irsuty?... |
APERÒ All'Unaetrentacinquecirca, via Fossano 20, ore 18.30, Cantù, ingresso libero (con consumazione) NdA: ah, però... Il primo è milanista, l'altro interista e io sono una delle poche persone che non sa nemmeno a che ora giuocano le squadre in questione (preciso che il mio non è snobismo, bensì gretto menefreghismo) |
ALLO SPAZIO GLORIA Via Varesina 72, ore 21, ingresso a 6 sacchi riservato ai soci Arci J. Edgar (USA, 2011, 137 minuti) di Clint Eastwood con Leonardo DiCaprio, Armie Hammer, Naomi Watts, Josh Lucas e Judi Dench. Durante la sua vita, J. Edgar Hoover è diventato l'uomo più potente di tutti gli Stati Uniti. A capo dell'Fbi per circa cinquant'anni anni fino alla data della sua morte nel 1972, non si è fermato davanti a nulla. Restando in carica durante i mandati di ben otto Presidenti e tre guerre, Hoover ha dichiarato guerra a minacce sia vere che immaginarie, spesso infrangendo le regole per proteggere i cittadini americani. I suoi metodi erano allo stesso tempo spietati ed eroici e la sua più grande ambizione era quella di essere ammirato a livello globale. Hoover è stato un uomo che dava grande valore ai segreti soprattutto a quelli degli altri e non ha mai avuto paura di usare le informazioni in suo possesso per esercitare la sua autorità sui leader più importanti della nazione. Consapevole che la conoscenza è potere e che la paura crea le opportunità, ha usato entrambe per ottenere un'influenza senza precede nti e per costruirsi una reputazione che era formidabile e intoccabile. NdA: ...alla fine in America hanno fatto un film su chiunque & nasce oggi il tizio che interpreterà il ruolo del titolo in Obama, diretto da un ottuagenario Spike Lee nel 2037... http://www.unaruota.it/xanadu |
FUORI SACCO |
AL CINEMA TEATRO Via Dante 3b, Chiasso, ore 18, ingresso libero NdA: quando poi faranno il blu-ray potrai avere Dario Fo che sputazza direttamente nel tuo salotto. Son soddisfazioni... |
ALL'AUDITORIUM BARAGGIA Via Marco da Campione 10, Campione d'Italia, ore 15, biglietti a 8 sacchi, ridotti a 4 sacchi (o 10 franchi isvizzeri oppure andate direttamente al Casinò senza bluffare) L¹ultima notte di Antigone. Drammaturgia e regia di Marco Filatori, progetto teatrale di Laura Negretti, scene di Armando Vairo, costumi di Claudio Cedri con Alessandro Baito e Laura Negretti, una produzione Teatro in Mostra - Como. Vincitore Premio Fersen 2007 Picasso amava il teatro, era affascinato dal colorato e scoppiettante mondo di attori, ballerini e musicisti. Ciò che ha catturato il nostro interesse, all'interno dell'immenso universo artistico del geniale pittore, è stata la notizia che l'artista nel 1922 lavorò alle scenografie e alle maschere per il libero adattamento che Jean Cocteau fece dell'Antigone di Sofocle. Da una parte un grande classico, Antigone, dall'altra uno straordinario pittore, Picasso, che la classicità ha saputo riscoprirla attraverso la creatività di un artista unico al mondo. Il mito di Antigone è nel contempo semplice e ricco di implicazioni, umano e trascendente, è un grido di dolore delle vittime, di tutte le vittime, contro qualsiasi tirannia. La storia è essenziale e arcinota: Antigone, figlia di Edipo è una principessa tebana, una giovane donna sensibile e vitale che ama corrisposta il nobile Emone, figlio del re Creonte. Davanti a lei si apre un futuro ricco di felicità, eppure rinuncia a tutto questo: una legge le impone di non rendere gli onori funebri al fratello Polinice, certo colpevole d'aver assediato la città di Tebe, ma, agli occhi di Antigone, pur sempre un uomo. Pur di restare fedele ai propri valori, pur di non tradire le immutabili leggi non scritte degli dèi, non cede ai cinici compromessi dettati dalla "ragion di stato" e sfida, a costo della vita, la legge amorale del sovrano Creonte. Antigone tuttavia non è un'eroina algida che persegue il suo ideale con granitica certezza; i dubbi e la tenerezza dell'adolescenza si mescolano inscindibilmente con la purezza e l¹incorruttibilità del suo disperato grido di ribellione. Il mito di Antigone filtrato e rielaborato attraverso gli occhi o, per meglio dire, dal tratto geniale di Picasso. |
La Settimana InCom di Alessio Brunialti |
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