Il fascino vintage
di Bolzano e dintorni

Tanto tempo fa, le famiglie benestanti di Bolzano elessero le alture intorno alla città come luogo prediletto per le loro villeggiature estive: vallate magnifiche e ombrose, meta ideale per fuggire dalla calura e per rigenerasi. Da allora sono passati circa 400 anni e la magia di quei posti è rimasta intatta: i soleggiati altipiani del Renon e del Salto regalano da sempre vedute uniche sulle Dolomiti. Poi c'è l'incontaminata Val Sarentino, un idillio di pascoli verdissimi e case con balconi fioriti. E ancora il Parco Naturale del Monte Corno, paesaggio di montagna punteggiato di ruscelli e masi caratteristici. Infine i paesini, tutti deliziosi, con la loro atmosfera caratteristica e l'orgoglio delle tradizioni altoatesine.

Oggi, quel fascino dei tempi passati si fonde con una serie di servizi di ottimo livello e un'ospitalità curata nei minimi dettagli: qui si trovano infatti hotel decisamente particolari - spesso ricavati da antiche dimore di montagna - che regalano una nota vintage a tutta la vacanza.

Chi sceglie di venire in questi luoghi, oggi come un tempo, riscopre un ritmo quotidiano diverso, scandito da rilassanti passeggiate nella natura, da trattamenti di bellezza a base di oli essenziali di montagna, da sapori semplici e intensi, merito di un'agricoltura sempre più attenta al biologico e al rispetto dell'ambiente. E naturalmente il lusso, in questi posti, è semplice e sussurrato, senza eccessi.

Il fascino d'antan di storici hotel e masi di montagna
Alberghi che evocano un antico modo di viaggiare, fatto di strutture eleganti e di un'accoglienza calorosa. E poi masi che odorano di autentico, tra tradizionali stufe in maiolica, arredi in legno e stoffe rustiche. A Bolzano e dintorni non è soltanto il paesaggio a regalare vacanze dal gusto deliziosamente retrò-chic: nelle vallate intorno al capoluogo altoatesino sono tante le strutture perfette per gli estimatori del vintage. Ad esempio sul Renon, la “montagna di casa” dei bolzanini, si trova il Parkhotel Holzner: di proprietà della stessa famiglia da quattro generazioni, è a tutti gli effetti un magnifico palazzo liberty. Costruito nel 1908, ha saputo preservare la sua identità storica, pur dando agli ospiti un comfort contemporaneo; le autentiche sedie Thonet della sala da pranzo e poi ancora i comò d'epoca e gli scintillanti lampadari originali: qui tutto contribuisce a ricreare l'atmosfera dei “grand voyages” del secolo scorso. Non lontano da Bolzano c'è anche l'Albergo Colle, splendido palazzo signorile ed esempio di jugendstil alpino; risalente all'Ottocento, viene gestito dalla stessa famiglia fin dagli anni Sessanta: è anche merito loro se il sobrio fascino di questa struttura è stato preservato nel migliore dei modi, pur con tutti i necessari ammodernamenti. Più recente, ma altrettanto ricco di fascino, è invece il 14 Suite Hotel Villa Berghofer, a Redagno: costruito negli anni Sessanta e ispirato allo stile dei grand hotel, si distingue per il ristorante di alto livello e per le sue quattordici romantiche suite dai curatissimi dettagli (come i rivestimenti in legno di cirmolo, essenza dalle proprietà rilassanti). Ma tutti gli spazi interni sono un vero e proprio potpourri di nuovo e antico, con un inconfondibile tocco alpino. Per chi infine preferisce il lato più rustico della montagna, ci sono i masi altoatesini: il Kürbishof (ad Anterivo, nella zona del Parco Naturale del Monte Corno) è stato edificato addirittura nel 1772, come semplice fienile. Ristrutturato, ora mette a disposizione tre camere per gli ospiti; ma le chicche da non perdere sono le due originali “stuben” tirolesi (del XVI e XVII secolo) e la bella cantina con soffitto a volta. Oltre naturalmente alle specialità altoatesine, dal prosciutto di cervo (affumicato dai proprietari) con confettura di mirtillo rosso ai canederli su germogli di rapa bianca.

Per ritrovare i ritmi delle vacanze di un tempo “Il Renon è divinamente bello e accogliente”: con queste parole Sigmund Freud descriveva l'altipiano al suo amico Carl Gustav Jung. Erano i primi anni del Novecento e, già da molto tempo, questi luoghi erano diventati il rifugio estivo dei bolzanini: le ville patrizie e le case di villeggiatura in stile liberty testimoniano tuttora la tradizione centenaria dell'altipiano come meta di villeggiatura. E poi ci sono i paesini, tutti deliziosi: da Soprabolzano a Collalbo, da Auna di Sopra a Longostagno, fino alla graziosa Costalovara, adagiata vicino a un laghetto.

Oggi arrivarci è molto più semplice - una decina di minuti, grazie alla modernissima Funivia del Renon - ma il senso di pace e tranquillità è immutato. Per chi non vuole allontanarsi troppo dalla città, senza tuttavia rinunciare alla quiete montana, c'è anche la Funivia del Colle: costruita nel 1908, è stata la prima funivia al mondo per il trasporto delle persone. Oggi come un tempo, traghetta i passeggeri fino al polmone verde del capoluogo, quel Colle che domina Bolzano e che è ancora un'incantevole meta di vacanze.

Non appena si arriva nella zona intorno ai comuni di Aldino e Redagno, la città sembra invece lontanissima: qui candide chiesette si stagliano nel verde dei pascoli, vette dall'aria severa fanno da cornice a minuscoli borghi, manciate di case punteggiano le pendici delle vallate. Da qui si può anche andare alla scoperta del maestoso Canyon del Bletterbach, Patrimonio Mondiale Naturale dell'UNESCO. Mentre basta spingersi poco più a sud per arrivare al Parco Naturale del Monte Corno, i cui lunghi sentieri sono molto amati dagli escursionisti: ai suoi piedi, spuntano i tranquilli paesini di Trodena e Anterivo. Infine, a nord di Bolzano, si estende la Val Sarentino, destinazione ideale per vacanze fatte di passeggiate in boschi silenziosi, di itinerari alla scoperta delle tradizioni altoatesine e di un benessere ispirato ad antiche ricette ed erbe della valle. Il pino mugo, ad esempio, è uno dei motivi che hanno reso famosa questa vallata: l'olio di pinus sarentensis è infatti dotato di numerose proprietà benefiche. Le sue qualità - stimolanti, antireumatiche e rigeneranti - sono ampiamente sfruttate nelle SPA della zona: è anche possibile visitare la distilleria di olio di pino mugo Eschgfeller, dove si applicano ancora i metodi di lavorazione tradizionale, ovvero raccolta a mano - da giugno a ottobre - e distillazione a vapore. Ma qui si viene anche per ammirare l'antica arte del ricamo su cuoio con le rachidi delle penne di pavone e la maestria degli scultori del legno.

Il dettaglio (vintage) di moda
Per uno shopping dal sapore vintage-alpino, il punto di riferimento è senza dubbio Luis Trenker: fondato nel 1995 a Bolzano dai fratelli Michi e Hansjörg Klemera, questo marchio richiama il nome di uno dei più famosi alpinisti altoatesini di tutti i tempi (nonché regista e attore di successo) nato a Ortisei nel 1892. Le linee degli anni Trenta e Quaranta sono state ripensate per creare collezioni sportive, con un leggero tocco retrò.

Informazioni: Consorzio Turistico Bolzano Vigneti e Dolomiti tel. 0471 633 488 [email protected] www.bolzanodintorni.info

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