Don Luciano lascia la valle.

La notizia del trasferimento di don Luciano Larghi è rimbalzata dagli amboni delle chiese della Valle d’Intelvi già da qualche settimana. Nonostante il poco tempo

La notizia del trasferimento di don Luciano Larghi è rimbalzata dagli amboni delle chiese della Valle d’Intelvi già da qualche settimana. Nonostante il poco tempo concessogli per sbrigare il proprio incarico, che è (anzi, era) quello di affiancare i sacerdoti della zona nella gestione di progetti rivolti al mondo giovani, mi rammarica buttare all’aria questi dodici mesi trascorsi assieme e voglio fermare su carta almeno un talento, almeno uno, di don Luciano: il suo essere umile. Don Luciano è entrato nel mondo giovanile, come dire, dalla porta di servizio, scevro, cioè, da ogni presunzione di disfare ciò che c’era già per i ragazzi in Valle, ma con l’obiettivo di migliorare qualitativamente tali iniziative e di aprire gli orizzonti ad una dimensione di Chiesa più diocesana. Personalmente, come non ricordare l’esperienza dell’Agorà dei Giovani a Caravaggio, il pellegrinaggio a Lourdes con l’Unitalsi e, da non ultimo, la 2Giorni Giovani a Dongo. Ecco, quindi, bando ai rimpianti e ai malumori per la tua partenza don. Non possiamo altro che essere felici e ringraziare per la tua presenza qui in Valle d’Intelvi. Mattia Lanfranconi

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