Attenzione ai cosmetici bio
Non sono sempre una garanzia

Una cura maggiore nel leggere le indicazioni e il rispetto di alcuni principi aiutano i consumatori a difendersi

Nel mondo ormai il bio va per la maggiore e sembra una garanzia di rispetto della natura. Ed è anche un affare visto che, come scrive il sito www.tuttogreen.it «oggi, la maggior parte delle persone comprese tra i 25 e i 45 anni prestano un’attenzione particolare a prodotti e cosmetici bio o eco-friendly, spendendo spesso il doppio di quanto potrebbero fare comperando prodotti sintetici».

Questa tendenza, aggiunge il sito, è in progressivo aumento tanto che, secondo l’ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare) nel primo semestre del 2012 la spesa per i prodotti bio è aumentata del 6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, in barba a qualsiasi crisi.

Ma non sempre ciò che è bio è anche sano ed effettivamente rispondente alle qualità propagandate.

«Per scoprire se un cosmetico è veramente biologico - dice il sito - bisogna imparare a leggere le etichette, perché quelle non possono mentire; ad esempio per essere veramente bio il prodotto non deve contenere paraffine (derivanti dal petrolio) né siliconi, né tanto meno profumi o coloranti sintetici, componenti sottoposti a radiazioni, prodotti OGM e nessun derivato animale ad eccezione del latte e del miele. Le percentuali delle sostanze presenti nel prodotto sono inserite in modo decrescente, quindi la prima nominata sarà quella predominante, l’ultima quella presente in quantità minore; inoltre è bene ricordare che anche i cosmetici hanno una scadenza».

Per aiutare a districarsi in questo sistema di etichette, nomi strani e prezzi elevati dobbiamo sempre ricordare che meno elementi vengono utilizzati nella produzione di un cosmetico per viso o per il corpo più questo cosmetico è amico della nostra pelle e non lasciarci ingannare perché l’offerta è enorme, basta guardare il numero impressionante di pubblicità in tv ed in rete per perdersi.

Per questo motivo

Ora la rivista il Salvagente (quotidiano on-line per i consumatori) ha deciso di testare 28 prodotti d’erboristeria, scelti tra creme idratanti, tinture e doccia schiuma, allo scopo di valutare l’aggressività dei componenti contenuti.

Il risultato è stato quello più ovvio: non sempre prodotti con la parola “natura”, “bio”, “eco” o “fito” nel claim risultano essere realmente tali.

La soluzione, afferma Tuttogreeen - è quindi quella di scegliere prodotti testati sia in vitro che su volontari (umani) e certificati da organismi di controllo riconosciuti dal ministero delle Politiche Agricole come ICEA (Istituto per la certificazione etica e ambientale) e il Ccpb (Consorzio per il controllo dei prodotti biologici) le cui sigle devono essere presenti sull’etichetta.

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