Traffico di cuccioli e sevizie
Arriva il "giro di vite"

Potrebbero diventare presto realtà le norme più severe verso il traffico illegale di animali e la repressione dei maltrattamenti definite nel disegno di legge appena varato dal consiglio dei ministri

Approvato dal consiglio dei ministri un disegno di legge per la ratifica della convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia.
Il disegno di legge, pensato per combattere il traffico clandestino in particolare di cuccioli da compagnia, irrigidisce anche le pene contro uccisioni e maltrattamenti di animali prevedendo, come nel resto d'Europa, il sanzionamento di chi effettua tagli di code, orecchie, asportazione di unghie o denti per cani e gatti effettuati a scopi non terapeutici, pratiche ampiamente utilizzate per presunti fini estetici o di standard inventati che mettono a repentaglio la vita degli animali domestici.


La tratta dall'Est
Soddisfatta la Lega antivivisezione (Lav), che "plaude al disegno di legge che il Cdm ha approvato a tutela degli animali e delel famiglie che vivono con cani e gatti, per stroncare il vergognoso traffico dei cuccioli dall'Est, grande fonte di rischi sanitari come la reintroduzione della rabbia, maltrattamento di animali, evasione fiscale".
"La tratta dei cuccioli coinvolge ogni anno migliaia di cani e gatti, provenienti dai Paesi dell'Est - ricorda la Lav - in particolare da Ungheria, Slovacchia, Polonia, Romania, Repubblica Ceca, importati in modo truffaldino falsificando i documenti, senza il regolare microchip, precocemente strappati alle cure delle loro madri costrette a continue gravidanze, sottoposti a infernali viaggi e imbottiti di farmaci per farli sembrare sani all'acquirente.

Il mercato
La mortalità dei cuccioli nella fase che va dal trasporto ai primi mesi dopo l'arrivo in Italia raggiunge il 50%. Il valore di mercato di un cucciolo importato dall'Est (soprattutto Schitzu, Carlini, Pincher, Jack Russell, West Highland) falsificando i documenti può aumentare fino a 20 volte, con un giro d'affari annuo stimato in 300 milioni di euro".
Non appena il Parlamento ratificherà la convenzione, chiunque sia responsabile di tale reato potrà essere condannato fino a 15 mesi di reclusione, con pena aumentata di un terzo se gli animali hanno meno di otto settimane di vita.

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