Chiavetta usb 3G?
La rete è condivisa

Avete solo una chiavetta usb per la connessione a internet? Vi piacerebbe poter collegare più di un computer contemporaneamente, e magari anche il telefono o il palmare e la console dei giochi?

Le soluzioni cominciano ad arrivare, e ad essere affidabili. Molte case produttrici di hardware propongono strumenti in grado di offrire quello che viene definito il 3G sharing.

Abbiamo testato per voi il 3G/3.75G Wireless N Router (modello TL-MR3420) della Tp-Link, del costo di poche decine di euro. Con grande sorpresa abbiamo verificato che non solo la configurazione è semplice e veloce, ma che è anche affidabile.

La configurazione è semplice: collegando il router a un pc con un cavo di rete e seguendo le istruzioni alla lettera non si hanno sorprese. Gli unici dati «critici» sono il numero da far comporre al router (normalmente è *99#) e l'apn (il punto di accesso alla rete), che sono diversi da operatore a operatore e che però sono facilmente ricavabili o dalle impostazioni del software che controlla la vostra chiavetta usb 3G (o direttamente dal vostro operatore telefonico, sia Tim che Wind, oppure Vodafone o Tre).

Una volta confgurato, il router può essere disconnesso dal pc (nel qual caso fornirà a tutte le apparecchiature di casa una connessione solo wifi) oppure lasciato connesso via cavo a un o più computer e/o console (nel qual caso fornirà connettività sia via cavo sia via wifi contemporaneamente).

I test hanno dimostrato che il router supporta anche le stampanti di rete: una volta installato il driver giusto sul pc si può stampare anche via wifi.

Un aspetto interessante: se nessun computer o palmare richiede la connessione a internet, il router manda la chiavetta in stand-by e dopo pochi minuti la connessione viene spenta. Funzione utilissima per chi ha un contratto a ore (sempre meglio verificare periodicamente di non aver superato il plafond), ma anche per chi ha un contratto a quantità di dati scambiati (perché se la chiavetta fosse sempre accesa comunque consumerebbe un po' del «credito»).

Insomma, con poche decine di euro si può avere in casa (ma viste le dimensioni contenute il tutto è anche relativamente trasportabile) una connessione a internet condivisa e senza fili.

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