Scudo fiscale al falso in bilancio
Ma tempi più corti di 4 mesi 

Approvato dalle commissioni del Senato l'emendamento che allarga anche al falso in bilancio - oltre che al rimpatrio delle somme deteute in maniera illegale all'estero - la possibilità di sanare le irregolarità e di versare una piccola sanzione per rintrare nella legalità. Stoppata invece la norma per estendere la sanatoriaanche ai processi penali già in corso.

Arriva lo scudo fiscale anche per il falso in bilancio. Le commissioni Bilancio e Finanze del Senato hanno approvato, con il no di Pd e Idv, l'emendamento presentato dal senatore del Pdl, Salvo Fleres, concordato con il governo, che contiene una sorta di "salvacondotto" per una serie di reati, tra cui il reato di false comunicazioni sociali, quando questi siano stati commessi per eseguire o occultare reati tributari. Rispetto alla versione originaria della proposta di Fleres, l'unica marcia indietro è che lo scudo fiscale sarà precluso a chi ha procedimenti penali in corso alla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto anticrisi, cioè il 5 agosto.

L'emendamento che ha ottenuto il via libera prevede anche l'abolizione dell'obbligo per gli intermediari di segnalare ai fini antiriciclaggio le operazioni sospette.

E ancora. L'operazione scudo fiscale-ter si concluderà in tempi più brevi rispetto a quanto previsto: tre mesi invece di sette.
L'emendamento Fleres prevede di restringere la finestra per il rimpatrio o la regolarizzazione dei capitali illegalmente detenuti all'estero fissando il "time out" per l'operazione il 15 dicembre 2009 (attualmente il limite di tempo per aderire è il 15 aprile 2010). Arriva infine la possibilità di effettuare il rimpatrio anche alle imprese estere controllate ovvero collegate in Paesi che consentono un adeguato scambio di informazioni.

Obiettivo del governo è quello di far entrare nelle casse dello Stato la somma più alta possibile e anticipare gli incassi al 2009: l'allargamento delle maglie sui reati e la chiusura della finestra al 15 dicembre vanno in questa direzione.

Tornando alla parte del testo che amplia ai reati societari la possibilità di aderire allo scudo fiscale, in sostanza si esclude la punibilità penale in caso di reati tributari come la dichiarazione fraudolenta, l'infedele dichiarazione, l'omessa dichiarazione, l'occultamento o la distruzione di documenti contabili, quest'ultimo reato fortemente connesso con i reati societari. Ed ecco come si arriva al falso in bilancio: il salvacondotto vale anche per i reati societari, tra cui il falso in bilancio, quando questi siano stati commessi per eseguire od occultare reati tributari. Tra i reati societari ci sono: false comunicazioni sociali in danno della società, dei soci e dei creditori, falsità materiale connessa da privati, falsità ideologica commessa da privati in atto pubblico, falsità in notificazioni in scrittura privata, uso di atto falso, soppressione di istruzione o occultamento di atti veri.

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