Lombardia: contro la psoriasi
15 centri e un numero verde

Nella giornata mondiale della lotta alla psoriasi, la Lombardia schiera una rete di centri specializzati e un numero verde a disposizione delle decine di migliaia di ammalati che ora possono contare su una corsia preferenziale per la cura

I medici di medicina generale e i pazienti lombardi affetti da psoriasi, 270.000 persone stimate, hanno a disposizione un numero verde dedicato che offre informazioni sull'accesso ai Centri di Riferimento nella loro Regione: si tratta dell' 800 123996. E' attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18.
Si presume inoltre che il 10% di queste persone (27mila) sia affetto da forme di psoriasi più gravi ed estese e che solo il 4% di queste sia seguito presso un Centro specializzato.
I 15 Centri che hanno aderito al Progetto Psoriasi Lombardia con il supporto della Regione Lombardia e dell'azienda farmaceutica Pfizer, rappresentano una “corsia preferenziale”, specialistica e multidisciplinare per le forme di Psoriasi più critiche e invalidanti che non di rado interessano anche giovani adulti.
A questo numero si possono rivolgere i pazienti con forme gravi ma soprattutto i loro medici di medicina generale. Oltre ad un migliore accesso alle terapie, i Centri raccolgono dati per mostrare come un modello assistenziale condiviso contribuisce alla razionalizzazione della spesa sanitaria, riduce le liste di attesa e soprattutto evita visite ed esami inappropriati.

"Il tempo è un elemento prezioso ed ha una valenza economica. E trovare le informazioni corrette è un fattore strategico per un migliore accesso alle cure" spiega il Dr. Maurizio Bersani - Dirigente U.O. Struttura Progettazione e sviluppo piani DG Sanità Regione Lombardia, che prosegue: “l'idea di mettere in rete tutte le strutture che partecipano al progetto Psoriasi della Regione Lombardia e istituire un numero verde gratuito, viene dallo studio dei metodi per accorciare la 'filiera' sanitaria e contenere il fenomeno delle liste di attesa. Garantire uno standard di trattamento omogeneo permette di evitare esami inutili ma soprattutto cure adeguate, il che si traduce in un circolo virtuoso di risparmio economico non solo per le strutture sanitarie ma per la società tutta. Vogliamo dare il segno che la semplificazione è possibile ed è a beneficio di tutti".

 “E' importante la collaborazione dei Medici di Medicina Generale per affidare ai Centri Psoriasi i pazienti affetti dalle forme estese, più gravi e con Artrite Psoriasica - spiega il professor Piergiacomo Calzavara Pinton, Direttore della clinica dermatologica dell'Università di Brescia, che specifica “i Centri, tra l'altro, raccolgono dati fondamentali per valutare delle terapie nella pratica clinica, quindi in un contesto reale dove i pazienti hanno altre patologie o assumono terapie concomitanti. Inoltre, sono in grado di promuovere la diagnosi precoce che, nel caso dell'Artrite Psoriasica significa evitare danni articolari permanenti”.

“Vogliamo ricordare l'esistenza del numero verde proprio nei giorni in cui si riunisce l'Associazione Dermatologica Lombarda e nel mese in cui si celebra la Giornata Mondiale della Psoriasi” prosegue il professor Gianfranco Altomare, Ordinario di Dermatologia all' Università di Milano e Responsabile della Dermatologia dell'IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi, “Il Progetto nasce con l'obiettivo di mettere a disposizione dei Medici di Medicina Generale tutte le informazioni utili per l'accesso ai Centri di Riferimento.
I vantaggi sono molteplici: oltre a scoprire patologie che si accompagnano alla Psoriasi, i pazienti hanno a disposizione quanto di più moderno si possa avere: dalla fototerapia con raggi UVB a banda stretta, ai farmaci tradizionali e i nuovissimi farmaci biologici”.

La Psoriasi è una patologia complessa, che genera diffidenza e stigma sociale a causa delle sue manifestazioni cutanee, mentre in realtà non è in alcun modo trasmissibile. Consiste in una alterazione del ricambio cellulare che si manifesta con macchie cutanee rosse e desquamate.

“La qualità di vita di questi pazienti è spesso critica e compromessa: le lesioni in zone visibili alterano il rapporto con gli altri, le terapie locali occupano molto tempo e le forme caratterizzate da artrite aggiungono il fattore dolore al disagio preesistente” sottolinea il professor Calzavara Pinton.

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