Una proteina unisce
i tumori e la Sla

Ricercatori milanesi e pavesi hanno trovato un punto di collegamento tra la senataxina che ha una funzione  nella duplicazione del Dna, e quindi negli "errori" che portano alle malattie neurodegenerative e lo sviluppo del cancro

La senataxina svolge una funzione essenziale nella trascrizione e replicazione del Dna e potrebbe anche avere un ruolo alla base della formazione dei tumori. A rivelarlo per la prima volta uno studio congiunto, pubblicato su Cell, tra l'Istituto Firc di oncologia molecolare di Milano e l'Istituto di genetica molecolare del Consiglio nazionale delle ricerche (Igm-Cnr) di Pavia, con il supporto dell'Airc e di Telethon.

"Ciò che emerge chiaramente dai nostri risultati è che la senataxina - proteina mutata in due rare patologie neurodegenerative ereditarie, una forma giovanile di Sclerosi laterale amiotrofica e una rara atassia con difetti dei muscoli oculari (AOA2) - agisce come un vigile che"'regola il traffico" durante la replicazione di zone del Dna particolarmente "affollate"", ha spiegato Giordano Liberi, ricercatore dell'Igm-Cnr di Pavia e autore della ricerca.

La replicazione e la trascrizione del Dna sono due eventi fondamentali senza i quali le cellule non potrebbero duplicarsi e funzionare: durante il primo viene prodotta una copia identica di questa molecola, mentre con il secondo uno dei due filamenti che costituisce la doppia elica di Dna viene trascritto in Rna. "Compito della senataxina, è proprio dare la precedenza alla replicazione, evitando al contempo un pericoloso "scontro" tra la forcella replicativa e il complesso di trascrizione e il blocco della forcella".

Quando la senataxina risulta alterata, come nelle due patologie oggetto della ricerca, la trascrizione interferisce con la replicazione rendendo il Dna fragile, una caratteristica comune delle cellule tumorali. Questa scoperta potrebbe segnare quindi un significativo passo avanti sia nella ricerca sul cancro, sia nello studio delle due patologie neurodegenerative.

"Da chiarire - ha proseguito il ricercaotre - innanzitutto il coinvolgimento della senataxina, quale garante della stabilità genomica, nei meccanismi molecolari alla base della formazione dei tumori, dove l'integrità del Dna risulta gravemente compromessa: un'intersezione ancora misteriosa nella ricerca tra malattie genetiche e cancro. Dobbiamo poi stabilire quali sono le cellule del sistema nervoso in cui le lesioni al Dna contribuiscono allo sviluppo di Sla e atassia AOA2. Ma adesso abbiamo un'idea più precisa di cosa cercare: sappiamo che in assenza di senataxina le cellule sono maggiormente soggette a instabilità genomica".


"L'instabilità genomica - ha confermato Marco Foiani, direttore scientifico di Ifom - potrebbe essere quindi il comun denominatore tra cancro e malattie neurodegenerative come la Sla. Questo studio dimostra il valore trasversale della ricerca di base che, lavorando sui meccanismi biologici fondamentali, perviene a scoperte le cui applicazioni guardano verso molteplici aree di indagine apparentemente lontane".




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