La super-pillola toglie la chemio
dalla cura del tumore al polmone

E’ in fase sperimentale e può essere un’alternativa efficace quando la terapia farmacologica non funziona e resterebbe solo la chemioterapia

Un futuro senza chemio potrebbe non essere più un’utopia in alcuni casi di tumore al polmone, che fa registrare ogni anno 38mila nuove diagnosi. Esistono già in commercio pillole che nel 20% dei casi di carcinoma metastatico del polmone non operabile (per lo più adenocarcinomi nei non fumatori e negli ex fumatori), in presenza di alcune specifiche mutazioni genetiche (Egfr e Alk), è possibile somministrare con ottimi risultati rispetto alla chemioterapia (sopravvivenza triplicata, una percentuale di riduzione del tumore pari al 70%, quando con la chemio si raggiunge appena il 35%). Ma ora è allo studio anche una «super- pillola», efficace nel caso in cui la prima non dovesse funzionare e che potrebbe aiutare a costruire un futuro «chemio-free».

Questo uno dei temi chiave che verranno affrontati durante la IV Conferenza Internazionale di Oncologia Toracica organizzata dall’Associazione Italiana di Oncologia Toracica (Aiot). «Per ora la «super-pillola» è in fase sperimentale, ma stiamo già osservando degli ottimi risultati- spiega Cesare Gridelli, Presidente Aiot e direttore del dipartimento di Onco-Ematologia dell’Azienda Ospedaliera Moscati di Avellino- funziona dando possibilità di regressione del tumore quasi identiche alla prima pillola (60%) e potrebbe diventare davvero un’alternativa alla chemioterapia, unica strada percorribile quando la terapia farmacologica data inizialmente non funziona o smette di dare gli effetti sperati».

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