Risolto il giallo dell'ala scomparsa
Rubata a Monza da un tifoso

Per mesi i giornali tedeschi hanno accusato la Ferrari di aver rubato alcuni pezzi della Red Bull incidentata di Webber a Monza per copiare l'ala del musetto. Ora un frammento è comparso in Spagna, in casa di un tifoso a caccia di souvenir in Brianza durante il Gp.

Monza - Un'ala costruita in Inghilterra per una monoposto austriaca è stata sottratta in Italia ed è riapparsa in Spagna. Sembra una barzelletta, ma non lo è. Perché si è conclusa in maniera positiva una vicenda che ha tenuto banco per mesi nel mondo dorato della Formula 1 e che ha fatto ipotizzare una nuova spy story tra i protagonisti del circus. Durante l'ultimo Gran premio d'Italia di Formula 1, l'11 settembre scorso, la Red Bull di Mark Webber era andata a sbattere contro i muretti della prima chicane, rompendo il musetto. Subito la monoposto è stata circondata dai commissari di pista che hanno ripulito l'asfalto dai rottami persi durante l'impatto. Poi alcuni pezzi non si trovano più. Che fine avevano fatto? Alcuni giornali tedeschi, nelle settimane successive, avevano alimentato il dubbio che fossero finiti a Maranello. La prova, secondo la stampa teutonica, era la nuova ala presentata dal Cavallino al Gp di Corea, più flessibile e simile a quella Red Bull. La notizia suscita molto scalpore e arriva fino in Spagna dove un tifoso si ricorda di quel pezzo di Red Bull rubato a bordo pista durante la solita invasione finale. E allora decide di scrivere una lettera a Marca per raccontare la sua storia. Nessuno spionaggio, quindi. Solo il feticismo di un tifoso troppo ingordo.

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