“Gilera, una storia lombarda”, in distribuzione nelle librerie, è stato svelato poco prima di Natale in una cerimonia senza fronzoli e con l’emozione di chi sa di cosa si sta parlando. Raccontato in presa diretta da Massimo Lucchini Gilera che l’ha scritto, da Sandro Colombo e Roberto Persi, gli ingegneri che hanno lavorato per anni a stretto contatto con il commendator Gilera, e da Giuseppe Maserati che l’ha prodotto.
«È nato per caso – ha spiegato l’autore – ispirato dalla passione per le moto risvegliata nel ’95 dall’insistenza di Paolo Gornati perché fossi presente al primo raduno internazionale. Fino ad allora, a causa delle vicissitudini che avevano travolto i destini dell’azienda, era come se considerassi la Gilera un capitolo chiuso. Ma l’entusiasmo e l’affetto nei confronti del nonno, mi hanno convinto a reinteressarmi e a riscoprire i ricordi di famiglia. Nel 2006 quei documenti scritti per passione personale sono diventati l’idea di questo libro ». Che racconta, su binari paralleli, le storie di Giuseppe e Ida Gilera, delle radici rispolverate in un ideale pellegrinaggio per parrocchie, della parabola dell’azienda Gilera (in Italia, Argentina e Libia), della vita in fabbrica negli anni ’50 («quando era davvero una seconda famiglia perché era il luogo dove si trascorreva la maggior parte del tempo» ha sottolineato Colombo). Tutto senza dimenticare i successi in pista, festeggiati dalla presenza in sala dell’84enne pilota Alfredo Milani. In un trionfo di applausi, occhi lucidi e visi amici a testimoniare che la Gilera è ancora una famiglia.
Chiara Pederzoli
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