Fili di luce per l’Africa: «Trame per il futuro»

Video Olivia Piro, fondatrice e coordinatrice di Kibarè Onlus ha firmato un articolo per la rivista che illustra un affascinante progetto sociale di impronta tessile

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Il numero primaverile di “Tess”, il magazine bilingue di tessile e moda, ospita un articolo di Olivia Piro dedicato a un’iniziativa importante, di alto valore sociale coniugata alla ricerca nell’ambito dei tessuti di tradizione. «“Fili di luce” è un progetto dal nome romantico ma fortemente concreto - dice Piro - . Ha origine dal forte legame tra l’associazione comasca Kibarè onlus e il Burkina Faso. Attiva da oltre dieci anni nel Paese dell’Africa occidentale con progetti di cooperazione allo sviluppo, Kibarè onlus (www.kibareonlus.org) ne ha colto, infatti, non solo le problematiche e le criticità, ma soprattutto le potenzialità e le risorse esistenti. Con una popolazione di 20.3 milioni di abitanti, il Burkina Faso è uno dei paesi più poveri al mondo, che si classifica 182° su 189 per indice di sviluppo umano, secondo l’ultimo Human Development Report di UNDP (2019)». Obiettivo di “Fili di luce” è di formare personale specializzato per produrre il tessuto tradizionale “Faso Danfani”. «è un valore consolidato della cultura del Burkina Faso - precisa Piro -. Il cotone, coltivato nel sud del Paese, è un’importante risorsa per la qualità che lo contraddistingue e che lo ha reso famoso in tutta l’Africa occidentale. Da qualche anno l’interesse per questo tipo di tessuto tradizionale si è esteso oltre i confini del Paese e il recupero della tradizione ha creato una richiesta e un mercato legato a questi tessuti. Attualmente le produzioni tradizionali faticano a soddisfare le richieste in crescita esponenziale. Kibarè onlus ha colto questa nuova sfida nel campo della filiera del tessile e si propone, attraverso la formazione, di produrre, trasformare e rendere disponibile un prodotto finito appetibile sul mercato e soprattutto di creare nuovi posti di lavoro in un settore in espansione».

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