Troppi antibiotici
Allarme resistenze

L'uso degli antibiotici in Italia è "inappropriato" e ciò costituisce un problema per la tutela della salute dei cittadini. Per questo Aifa-Agenzia italiana del farmaco, Istituto superiore di sanità e ministero della salute hanno realizzato la campagna di comunicazione "Antibiotici, usali con cautela": l'obiettivo è informare i cittadini dell'importanza di non assumere antibiotici per curare infezioni virali, di ricorrere agli antibiotici solo quando necessario e dietro prescrizione del medico che ne accerti l'effettiva utilità e di non interrompere mai la terapia prima dei tempi indicati dal medico o, comunque, solo dietro sua indicazione.

Secondo i dati relativi al consumo degli antibiotici analizzati dall'Aifa e presentati nel Primo rapporto Osmed dedicato agli antibiotici, il consumo di questa classe di farmaci continui a crescere e l'Italia è uno dei Paesi europei con il più alto consumo di antibiotici, preceduta solo dalla Francia e da Cipro. In Italia, infatti, nel 2008 il 44% della popolazione assistibile ha ricevuto almeno una prescrizione di antibiotico con un maggior impiego in età pediatrica e nella popolazione anziana. In particolare nel corso dell'anno scorso 53 bambini su 100 e 50 anziani su 100 hanno ricevuto almeno una prescrizione di antibiotico. Con l'avanzare dell'età diviene maggiore anche la frequenza di prescrizioni di antibiotici ripetute: i pazienti che hanno ricevuto 6 o più prescrizioni di antibiotici costituiscono il 13-14% della popolazione sino a 64 anni, il 22-24% tra i 65 e i 74 anni e il 28-32% oltre i 75 anni.

Tra le cause più frequenti di prescrizione, le malattie dell'apparato respiratorio (oltre il 40%), le malattie del sistema genito urinario (il 18,4%) e le malattie dell'apparato digerente (13,6%). Quanto alle reazioni avverse (ADR) da farmaci antibiotici, nel 2008 il loro numero totale è stato di 1.303 e ha costituito l'11,2% delle ADR presenti nella Rete nazionale di farmacovigilanza dell'Aifa. Tra le segnalazioni di sospette ADR da antibiotici, nel 2008 le categorie per le quali si osservano maggiori segnalazioni sono le penicilline con 506 segnalazioni, i macrolidi e lincosamidi con 142, le cefalosporine con 225 e i chinoloni con 291.

I dati mostrano che il nostro Paese si caratterizza in ambito europeo per un uso più elevato, anche del 100%, di antibiotici, per un uso importante di formulazioni iniettabili e per un impiego elevato di specifiche classi di antibiotici, come cefalosporine e chinoloni, molto meno utilizzate in altri Paesi. Le classi di antibiotici più usate in Italia nel 2008 sono infatti rappresentate dalle penicilline, seguite dai macrolidi, dai chinoloni e dalle cefalosporine. Queste 4 categorie costituiscono da sole il 90% del consumo totale di farmaci antibiotici in Italia.

A livello regionale il consumo complessivo di antibiotici nel 2008 è stato caratterizzato da un evidente gradiente geografico: consumi più bassi al nord e più elevati al sud. Infatti 9 regioni del centro-sud hanno registrato valori superiori alla media nazionale mentre le Province autonome di Trento e Bolzano e 10 regioni del centro-nord hanno presentato consumi inferiori alla media nazionale. In particolare i consumi più elevati sono stati registrati in Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia Campania, Molise, Abruzzo, Lazio, Umbria. Calabria, Campania e Sicilia hanno inoltre presentato valori di consumo più che doppi rispetto a quelli delle regioni a più basso consumo.

Per raggiungere la popolazione generale la campagna di sensibilizzazione prevede l'utilizzo di diversi strumenti di comunicazione (spazi sulla stampa quotidiana nazionale e locale, su periodici, femminili e testate web, spot su televisioni e radio a carattere nazionale e locale e nelle sale cinematografiche). I cittadini potranno avere risposte a quesiti sull'impiego corretto degli antibiotici attraverso il numero verde Aifa 800-571661.

© RIPRODUZIONE RISERVATA