Il cuore “veloce” sintomo di cattiva salute

Uno studio cinese dimostra l’associazione con un maggior rischio di morte

Il cuore batte forte e l’accezione popolare vuole che l’uomo in quel momento stia vivendo un’emozione forte, spesso legata all’amore.

Eppure non è sempre così e bisogna stare attenti a distinguere l’accelerazione momentanea e il fenomeno persistente. Infatti avere un «polso molto accelerato» con eccessivi battiti cardiaci al minuto a riposo è associato a maggior rischio di morte per qualunque causa. Lo rivela un’ampia analisi i cui risultati sono apparsi sul Canadian Medical Association Journal.

Lo studio di Dongfeng Zhang dell’università cinese di Qingdao suggerisce che il battito cardiaco accelerato a riposo è un segnale di cattiva salute ed è predittivo del rischio di morte nella popolazione generale, ovvero per qualunque individuo, indipendentemente dal fatto che soffra o meno di problemi cardiovascolari.

La frequenza cardiaca è il numero di battiti del cuore al minuto . Si misura classicamente mettendo i polpastrelli sul polso e contando i battiti. Gli esperti hanno analizzato dati relativi a 46 studi in cui sono stati coinvolti in tutto 1.246.203 soggetti e registrati 78.349 decessi per varie cause di morte e 848.320 soggetti tra cui si sono verificati 25.800 decessi per cause cardiovascolari.

I risultati di questa meta-analisi evidenziano che il rischio di morte per qualsiasi causa sale del 9% per ogni aumento di 10 battiti al minuto del polso e il rischio di morte per cause cardiovascolari aumenta dell’8% per ogni aumento di 10 battiti al minuto.

«Ciò non significa necessariamente che un battito accelerato a riposo sia di per sé un fattore di rischio - concludono gli autori del lavoro - ma piuttosto che avere un polso molto accelerato a riposo è per qualche motivo un segnale di cattiva salute»

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