Gilbert è il re del Lombardia:
Sembrava di essere in Belgio

"Del resto sono abituato con frequenza a correre con la pioggia; in Belgio è molto più frequente trovare una giornata così che non il sole"

E' riuscita ancora una straordinaria doppietta in questa ultima settimana di “vero ciclismo” al fiammingo Philippe Gilbert. Pioggia, freddo e …nebbia in alcuni tratti non hanno né fermato né frenato la straordinaria corsa del ventottenne campione belga. «Forse è stato sulla discesa da Sormano che si è decisa la corsa - ha detto nel post gara -, mi sono preso diversi rischi perché diversi tratti di asfalto erano ricoperti dalle foglie ed in alcuni punti anche erano caduti molti ricci di castagna. Qui - dice Gilbert - ho più avuto paura di bucare che non di cadere, ma sono riuscito a tenermi ben saldo sulla bicicletta».
Conoscevi già il percorso? «L'avevo provato con i miei compagni di squadra della Lotto in una ricognizione, non conoscevo questo tratto finale. Allora tutti assieme abbiamo percorso gli ultimi 70 km. e sono stati per davvero utilissimi».
Giornata più invernale che autunnale... «Però grazie a una condizione di forma invidiabile non ho sofferto più di tanto ed ho anche evitato di mettermi la mantellina addosso ero già accaldato ed altrimenti sarebbe stato più difficile mantenere una buona elasticità. Poi del resto sono abituato con frequenza a correre con la pioggia; in Belgio è molto più frequente trovare una giornata così che non il sole».

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