Il Comitato di ciclismo
e le dimissioni di Bettoni

Martedì riunione delle società, poi elezioni in dicembre. Lo stesso dimissionario Bettoni ha accettato di fare da traghettatore.

Il Comitato provinciale senza guida, al termine di una stagione che qualcosa di buono ha pur detto. Il ciclismo comasco ha incassato le dimissioni di Franco Bettoni con sorpresa. Tra le voci di un commissariamento, altre di inadempienze, altre ancora di guerre intestine. Lo stesso Franco Bettoni, ieri, ha deciso di aprire il suo libro. Per raccontare la sua verità.Cosa è successo? «Mi sono dimesso per motivi personali». Si è parlato di un commissariamento del Comitato... «Non è vero. Il Comitato Regionale ha contestato l'assenza di due timbri e una bolletta. Roba minima, colpa del mio disordine. Ho anche sbagliato a sottovalutare la cosa. E il Comitato Lombardo si è fatto sentire. Ma le mie dimissioni hanno anche altre motivazioni». Cioè? «Ho avuto un periodo personale molto duro, e il nervosismo è tracimato anche nell'attività ciclistica. Ho avuto un battibecco in Consiglio Regionale, non ci ho dormito la notte. Così mi sono dimesso. Forse affrettatamente. Chiedo scusa a chi mi ha sostenuto sin qui. Da Tagliabue a Maggioni, a Belloni e tanti altri». Ora cosa succede? «Martedì riunione delle società, poi elezioni in dicembre. Ho accettato di fare da traghettatore».

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