Garavaglia felice:
"Abbiamo dominato"

"Mi è piaciuto l'atteggiamento della squadra, che già mi era piaciuta con Alessandria e Reggiana. Pareggiando si retrocede: questa vittoria è importante per scacciare la paura"

La partita che mister Carlo Garavaglia non s'aspettava. Ma che, per fortuna, è andata nella direzione giusta. Piacevolmente sorpreso dal Como, il tecnico si gusta la vittoria. In casa il Como non vinceva dal 28 novembre con la Salernitana: «Abbiamo dominato per quasi tutta la partita, contro una squadra esperta e dai piedi buoni. Mi aspettavo che prendessero in mano la partita, invece l'abbiamo fatto noi, soprattutto nel primo tempo. Ci hanno messo in difficoltà sulle palle lunghe destinate a Colombo, ma prima del loro pareggio ho contato tre palle importanti per raddoppiare. Il difetto? Dovevamo chiuderla prima». Una costante, per il Como, non saper sfruttare al meglio le palle gol che riesce faticosamente a costruirsi: «Vero, commettiamo tanti errori. Ma l'unica cosa che si può fare è lavorare in settimana per creare delle situazioni davanti alla porta, ma la partita è un'altra cosa. Mettiamoci anche la frenesia e l'ansia di doverci tirare fuori in fretta da questa situazione».
Maah e Bardelloni di gol ne hanno sbagliati parecchi: «Maah è un giocatore che potrebbe stare in una categoria superiore. Per le sue caratteristiche dovrebbe essere più produttivo, farsi dare di più la palla in profondità, invece che andare sempre a cercarla. Ora con Germinale deve sfruttare di più il lavoro del suo compagno». Restano i progressi del Como dal punto di vista dell'intensità: «Mi è piaciuto l'atteggiamento della squadra, che già mi era piaciuta con Alessandria e Reggiana. Pareggiando si retrocede: questa vittoria è importante per scacciare la paura. Dobbiamo migliorare molto, specialmente in fase di disimpegno, dove ancora siamo imprecisi».
La partita dei nuovi arrivi? «Complessivamente buona. Filippini molto meglio rispetto a Reggio, Germinale si è dato da fare, mentre Semenzato è stato ordinato in difesa, anche perché con Bardelloni davanti non è facile proporsi in sovrapposizione. Stanno crescendo, considerando che prima di arrivare a Como avevano giocato pochissimo»

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