Sport
Giovedì 07 Aprile 2011
Leunen fa una promessa:
"Cantù nel mio futuro"
L'americano della Bennet parla della stagione, dei play off e si sbilancia sul rinnovo contrattuale
Qualcosa è cambiato?
«No, sono solo stato bravo a sfruttare le opportunità che si sono create. La squadra aveva bisogno di un tiro e io sono riuscito a segnarlo. So che si trattava di un momento importante ma non significa nulla di diverso dal solito. E' il mio ruolo, quando la mia squadra mi crea un tiro io devo prenderlo e segnarlo».
Giusto dire che il gioco di Leunen sia diventato più perimetrale?
«No, credo che la Bennet si sia evoluta e che giochiamo meglio. Quando ho le mie possibilità prendo i tiri e ho fiducia che entrino ma il mio modo di giocare è rimasto lo stesso».
Quali sono le condizioni di Cantù, in questo periodo?
«Ottime se consideriamo che entriamo nelle ultime 6 partite avendo vinto 4 gare di fila. Stiamo giocando bene ma vogliamo fare meglio e giocare in maniera più costante e solida per 40'».
A proposito di costanza, come spiegare le montagne russe viste con Montegranaro?
«Credo sia stata una questione di concentrazione. Eravamo tranquilli dopo il break dell'inizio, stavamo giocando bene e nel 3° quarto probabilmente abbiamo pensato che fosse tutto come nel primo tempo. Loro invece hanno difeso più duro e segnato diversi canestri, anche difficili, rendendo più complicata la nostra gara. Penso che questa possa essere una lezione per il futuro, dobbiamo essere concentrati per tutti i 40 minuti».
Pronti per i play off?
«Assolutamente sì, non vediamo l'ora di iniziarli. Si lavora una stagione per arrivare alla post season, quando tutte le partite sono eccitanti. Quando vinci acquisisci confidenza e sei sempre più sicuro delle abilità tue e di quelle dei tuoi compagni. Nella seconda parte della stagione abbiamo vinto molte partite consecutive e ora ci sentiamo più sicuri».
Quanto è importante arrivare davanti a Milano?
«Molto. Durante i play off saremo una squadra difficile da battere in casa, anche perchè alla Ngc Arena giochiamo con grandissima personalità. Arrivare secondi vorrebbe dire avere il fattore campo fino alla finale, ora abbiamo l'opportunità di chiudere dopo Siena e vogliamo provarci fino alla fine».
Seconda stagione in Italia, cosa è cambiato rispetto all'annata da rookie?
«Ho più esperienza. Ho capito com'è il campionato italiano, conosco la squadra, la città, il mio ruolo, cosa vuole da me il coach e come posso aiutare i miei compagni: così tutto è più facile. Allenatore e compagni mi mettono nelle migliori condizioni possibili, così è più semplice fare una buona stagione e avere fiducia».
Il futuro di Leunen è ancora a Cantù?
«Spero di sì. Questa è un'ottima situazione per me: mi piace il coach, i compagni, lo staff, la città, i tifosi. Credo che Cantù possa essere il mio futuro».
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