Giorgia Gregorio, stella
del wakeboard: "E' un gioco"

All'idroscalo, domenica, ha vinto la medaglia d'oro mondiale tra le Girls. Insomma, la categoria giovanile femminile

LEZZENO - A volte il lago è proprio quello che racconta Van de Sfroos nelle sue canzoni. Si nascondono mostri e cavalli alati, leggende metropolitane ed eroi dal basso profilo.
Oggi i cavalli alati hanno i lineamenti di Mathieu Proserpio, di Massimiliano Piffaretti, di Nicolò Caimi, di Matthew Lucini. Ma soprattutto di Giorgia Gregorio, 14 anni, che è sulla rampa di lancio per diventare una stella di questa specialità. Giorgia ha gli occhi cerulei, i capelli biondi e due attributi che nemmeno il più ruvido dei vogatori della Vogalonga. Non ha paura di niente, anche perché per lei questo è un gioco. Che però la sta portando molto lontano. Giorgia ha già rapito l'attenzione. All'idroscalo, domenica, ha vinto la medaglia d'oro tra le Girls. Insomma, la categoria giovanile femminile.
Il giorno dopo il successo, Giorgia ha la faccia un po' assonnata, il cappellino Red Bull di ordinanza e tanta voglia di dormire. E' stata una sfacchinata di emozioni, il mondiale: «E poi io sono agitatissima, prima delle gare». La coccolano con lo sguardo papà Stefano (l'ex scinauta), lo zio Piero Gregorio ct della nazionale azzurra. E Davide Beretta, allenatore dello Sci Jolly Club.
«Me le ricordo bene le prime volte sull'acqua - racconta Giorgia -: avrò avuto si e no 4 anni. Andavo sulle spalle di papà, mentre lui sciava»: Amore a prima vista. E da lì, subito wakeboard: «Ho provato con gli sci, ma mi è piaciuta subito la tavola». Per lei, come detto, è un gioco. Anche se... «Beh, non sono stupida. Anche io ho capito che le cose si stanno mettendo in una certa maniera. Ma resta fondamentalmente una bella esperienza e un gioco sportivo. Poi si vedrà».

L'intervista di Nicola Nenci a Giorgia Gregorio nell'edizione de La Provincia in edicola mercoledì 20 luglio

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