Comaneci, compie 50 anni
la fata di Montreal

L' esplosionè alle Olimpiadi del 1976, quando, non ancora quindicenne, vinse tre medaglie d'oro, un argento e un bronzo. Fuggì a piedi in Ungheria, e di lì negli Stati Uniti, a fine novembre 1989, un mese prima del crollo del regime

L'hanno chiamata Nadia ispirandosi a Nadiezhda (in russo speranza), l'eroina di un film sovietico. Ma certo i suoi genitori non immaginavano, quel 12 novembre del 1961, che la loro piccola Nadia sarebbe diventata la più grande ginnasta della storia.
La 'fata di Montreal' oggi compie 50 anni, è adesso una bella signora di mezza età, ma conserva la grazia di quando, bambina prodigio, volteggiava tra travi e parallele, iniziando un 'cursus honorum' che l'avrebbe portata a conquistare cinque ori olimpici, due titoli mondiali e nove europei.
L' 'esplosionè di Nadia, uno scricciolo di 1 metro e 53 per 39 chilogrammi, avvenne alle Olimpiadi del 1976, quando, non ancora quindicenne, vinse tre medaglie d'oro, un argento e un bronzo. La giuria la premiò con una raffica di 10, i primi nella storia della ginnastica. A Montreal era nata una stella. I successi sportivi si ripetevano: dai Mondiali di Strasburgo (1978) e Fort Worth (1979) alle Olimpiadi di Mosca 1980, coronate da due ori (corpo libero e trave) e due argenti (individuale e a squadre). Nel 1984 il ritiro dalle competizioni, poi anni di silenzio e oblio. Fino alla fuga a piedi in Ungheria, e di lì negli Stati Uniti, a fine novembre 1989, un mese prima del crollo del regime e della fucilazione di Ceausescu. Se la sentì di tornare in Romania solo nel novembre 1994, cinque anni dopo la caduta del comunismo: fu accolta come un'eroina.

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