Sport
Mercoledì 23 Novembre 2011
Cantù a Nancy per la svolta
Decisivo fermare Batum
Trinchieri: E' lui quello che fa la differenza. Dopo l'infortunio di Scekic sarebbe ora che Ortner si dimostrasse più redditizio
NANCY - «Essendo solo alla prima giornata di ritorno, quella di questa sera non può ancora essere etichettata come partita cruciale ai fini della qualificazione. Certo è che rappresenta uno snodo di grande valore per il prosieguo del nostro cammino in Coppa».
Andrea Trinchieri inquadra in questi termini il significato dell'appuntamento che alle 20.45 di giovedì la Bennet avrà con lo Sluc Nancy.
«La chiave - questa invece la sua disamina del presunto contenuto del match - sarà resistere alla loro pressione difensiva perché avendo tanti giocatori molto atletici coprono le distanze in modo diverso da quello al quale siamo abituati. Dovremo cercare di restare allacciati alla gara e se proprio i francesi dovessero farcela a vincere vorrei ricorressero ad armi diverse dall'atletismo».
Neppure per un momento al coach biancoblù balena l'idea di difendere la differenza canestri (all'andata Cantù vinse di 11). «Se proprio devi giungere a una tale riflessione, allora lo devi fare dopo aver almeno provato a vincere. Altrimenti significherebbe aver perso in partenza. No, escludo che questo potrà essere il nostro atteggiamento"».
Su un punto, invece, Trinchieri conviene: il ruolo fondamentale che riveste l'ala Nicolas Batum nel team campione di Francia. «Inutile negare che lui attualmente stia facendo una grandissima differenza e non per nulla è il giocatore più utilizzato dell'intera Eurolega con 38 minuti di media, oltre a essere il co-Mvp accanto a Kirilenko del Cska. Batum ha cambiato volto a una squadra che prima che lui arrivasse poteva essere considerata al nostro livello».
Peraltro, nel match del Pala Desio il francese protagonista nella Nba con Portland non brillò per quaranta minuti. «Era la sua prima partita "vera" con la squadra - nota Trinchieri - mentre ora si vede chiaramente che quella stessa squadra l'ha saldamente tra le mani. Tutte le decisioni, oltre che i principali possessi, passano da lui».
Da un sicuro primo attore a un'assenza certa, quella di Marko Scekic. «Abbiamo perso il nostro lungo più produttivo - osserva il coach - e sarebbe ora lecito attendersi qualcosa da Ortner anche se finora il suo rendimento non supporta questa aspettativa. La cosa più naturale, infatti, se solo Ben trovasse la maniera di essere più redditizio, sarebbe ampliare il suo minutaggio. Ma sin qui i numeri, e ancor più le sensazioni, non vanno in questa direzione. La svolta magari è dietro l'angolo, ma il problema è che non sai quale angolo sia».
E allora il discorso scivola sul mercato. «Dobbiamo trovare il modo di metterci una pezza pescando qualche giocatore comunitario, ma al momento non si intravedono opportunità interessanti. Prendere per prendere, infatti, non avrebbe senso. Se si interviene lo si fa per uno di pari o maggior valore di Scekic».
Riguardo l'interpretazione da dare al match con il Nancy, Andrea Cinciarini - autentica rivelazione della sfida dell'andata - non ha dubbi. «In Turchia abbiamo dimostrato di essere all'altezza delle migliori e dunque di poter competere a questo livello - osserva il play pesarese - ma soltanto se giochiamo assieme, di squadra, sacrificandoci l'uno per l'altro e buttando in campo tutto il nostro cuore. Dalla Francia vogliamo tornare con una vittoria che potrebbe rivelarsi decisiva per il passaggio del turno. Batum? C'è solo una maniera per descriverlo e definirlo: è una superstar».
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