Comense in casa,
ritrova gli amici

Intanto c'è una ferita che fatica a rimarginarsi. L'hanno riaperta gli ultimi due casi nel calcio nel basket: per i cori razzisti, punizione solo con un'ammenda per Monza e Fortitudo Bologna

Sabato arriva al Palasampietro il Pozzuoli e ci sono tutti gli ingredienti affinché a Casnate si registri un'altra bella cornice di pubblico. Il ritorno della Comense in casa dopo otto mesi di assenza in campionato era stato infatti celebrato con un'ottima affluenza sugli spalti.
«Credo che sia dovuto a diversi fattori - commenta il dirigente Stefano Pennestrì -. Innanzitutto la curiosità per vedere all'opera per la prima volta le giocatrici nuove. Oppure più probabilmente è passato il messaggio che abbiamo un bel gruppo da seguire. Inoltre i risultati positivi aiutano. Non penso invece che la lunga astinenza abbia influito perché allora tutte le prime giornate dovrebbero riscuotere successo, mentre non è così. Non credo neanche che la mancanza di concomitanze con le partite di Como e Cantù possa aver inciso più di tanto. E' noto infatti che con Cantù non abbiamo molti spettatori congiunti. Ricordo quando con Polti studiammo un abbonamento unificato e non vennero vendute che poche tessere. Certo, non ci aspettavamo così tanta gente e non possiamo che essere contenti». Intanto c'è una ferita che fatica a rimarginarsi. L'hanno riaperta gli ultimi due casi. Uno arriva dal calcio: per i cori razzisti contro due giocatori del Como il Monza è stato punito solo con un'ammenda. L'altro ancora più eclatante risale alla prima giornata di LegaDue: la Fortitudo Bologna è stata sanzionata con «un'ammenda di 1200 euro per offese collettive frequenti del pubblico agli arbitri nonché nei confronti di un tesserato ben individuato (il serbo ex virtussino Ntousan Tsalikis-Vouktsevits, ndr) ispirate ad odio o discriminazione razziale».

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