Trinchieri: un Santo Stefano
davvero da ricordare

L'allenatore della Bennet: i miei giocatori sono stati eccezionali nel cogliere l'opportunità in ogni singola azione di tutti i 40'.

CANTÙ  - L'aria sorridente, la soddisfazione di Andrea Trinchieri, dopo la netta affermazione della sua Bennet su Milano, è palese, ed il coach canturino la manifesta subito: «Questa partita era come una 'Christmas box', da scartare per vedere cosa ci fosse dentro: ci poteva dare tantissimo in termini di motivazione e di occasione. I miei giocatori sono stati eccezionali nel cogliere l'opportunità in ogni singola azione di tutti i 40'. Mi ha reso particolarmente contento come l'abbiamo interpretata, bravissimi a coniugare, e non è affatto facile, intensità ed aggressività esagerate con il raziocinio. Aggressivi all'estremo in difesa e molto efficaci in attacco. Non sarà stata la partita perfetta ma sicuramente è un Santo Stefano da ricordare».
La vittoria è per Trinchieri ancora più importante, «perché ci lava un po' la coscienza» dice pensando a qualche stop di troppo accusato finora, ma è presto per dire se si possa trattare di una svolta: «Non sai mai quali siano le partite che 'svoltano', non lo sai né prima né durante tali partite. E comunque sono sempre convinto che la nostra stagione non debba svoltare, al di là di qualche passo falso sono molto contento dei giocatori che ho, di come loro si allenano e di come interpretano la pallacanestro. Era un momento molto difficile, per la classifica e perchè Milano arrivava dalla gasatura della qualificazione alle Top16. Abbiamo affrontato la partita con grandissima concentrazione, e forse abbiamo capito che l'Eurolega ci dà molto di più di quanto ci tolga: magari leva 6 o 8 punti in campionato ma dà una durezza come quella con cui abbiamo giocato oggi».

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