L'atletica comasca
non è solo Schembri

Soprattutto in campo femminile tante giovani stanno avanzando a suon di risultati

COMO - Eppur si muove... Quasi in sordina l'atletica leggera comasca si è ritagliata anche nel 2011 una stagione con tante stellette. Tralasciando i risultati dei master (dove figurano medaglie d'oro mondiali e continentali) è vero che i 14 titoli italiani (inclusi quelli di società, universitari e delle rappresentative con la maglia regionale), così come le 9 medaglie d'argento e le 3 di bronzo, hanno in stragrande maggioranza la firma di "emigrati" in società extralariane, ma è pur altrettanto vero che gli stessi mantengono profonde radici nell'humus comasco.
Il nostro numero uno è Fabrizio Schembri (Carabinieri), che forse è stato meno brillante di un paio di stagioni fa, ma resta l'atleta di maggiore caratura internazionale e con lo scudetto tricolore del triplo indoor 17,00) ad Ancona è arrivato a quota 10, con l'aggiunta dell'argento outdoor di Torino (16,94).
L'anno che si va chiudendo ha registrato anche il ritorno sulla scena agonistica di Micol Cattaneo (rimasta ferma 18 mesi per infortunio) che, oltre ogni previsione, ha intascato il secondo posto dei 100 hs (13"28) dopo aver dominato a lungo la specialità (24 titoli) e con la voglia di lasciare di nuovo il segno nel 2012.
Se la grintosa "carabiniera" può ancora stupire, è, d'altro canto, chiaro che dall'emergente marciatrice Eleonora Anna Giorgi (Fiamme Azzurre) ci si aspetta la consacrazione in virtù dei due acuti fra le promesse (3 km. indoor, 13'05"13,  e 5 outdoor, 22'41"60), l'argento al coperto (12'51"59, personale) e il bronzo (10 km., 49''08"15") agli assoluti. In questo contesto Fabio Vian è stato uno degli elementi di rilievo della Riccardi Milano che a Sulmona (L'Aquila) è stata la primattrice dei campionati di società.
Nella categoria promesse doppietta di Roberta Colombo (Camelot Milano) nella 4x200 (1'41"75) e 4x100 (46"96) nonché fregiandosi di un tricolore universitario (4x100, 46"20) con le insegne del Cus Milano. Per Gregory Bianchi (Pro Sesto) il titolo del lungo all'aperto (7,56, personale) e la doppia piazza d'onore con la 4x100 (41"81) e nel lungo al coperto (7"36).
La figlia d'arte Elisa Cova (Cus Pro Patria Milano) ha inanellato l'argento dei 3000 siepi (10'38"03) e la meronese Stefania Quagliani (Atletica Brescia) quello della 4x400 (3'54"80). Un anno di transizione per Valentina Zappa (11 scudetti da cadetta, allieva, junior) che all'impatto fra le promesse (causa problemi fisici, una diversa preparazione e l'interrogativo dei 400 oppure 800) ha dato meno del previsto anche se un alloro l'ha conquistato con la 4x400 universitaria del Cus Milano (3'43"20).
A livello juniores sugli scudi Alessia Ripamonti e Valentina Elli. La prima (Fanfulla Lodigiana e coèquipier della Zappa) ha staccato a Bressanone il titolo della 4x400 (3'51"62), più l'argento dei 400 (56"44) e 4x100 (47"56). Per quanto concerne la mezzofondista canturina (Atletica Brescia) il primo gradino del podio se l'è guadagnato correndo i 1500 in 4'36"36. Da rimarcare anche il bronzo nel getto del peso indoor (15,00) di Andrea Bertoncelli (Comense).
Inoltre, crescono, ed è un dato consolante, pure le giovanissime leve come attestato dalla presenza di Lisa Proserpio (seconda sugli 80 hs, 12"22, San Maurizio Erba) e Davide Rossi (4° con la 4x100, Bernatese) nella selezione lombarda che a Jesolo si è cucita l'ennesimo scudetto tricolore sia con i cadetti sia con le cadette.

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