Sport
Venerdì 04 Maggio 2012
Santambrogio è pronto
Al Giro farò bene
E' l'unico ciclista comasco alla corsa che parte sabato dalla Danimarca: temo lo Stelvio e l'Alpe di Pampeago
Tre tappe in questo paese: seconda a Herning (206 km.), lunedì a Horsens (190) entrambe pianeggianti. «Bisognerà stare molto attenti. Due tappe che potrebbero riservare sorprese - precisa Mauro - ci sarà molto vento quindi bisognerà porre massima attenzione a non cadere».
Quali sono le tue condizioni fisiche? «A questo appuntamento arrivo avendo fatto il massimo e corso il giusto. Sto bene fisicamente e mi sono allenato sempre al meglio».
Forte dei precedenti dovrai contribuire al lavoro della squadra. «In effetti come fosse il primo Giro; sono riuscito prepararmi serenamente in massima tranquillità».
Dove i punti decisivi della corsa? «Nella settimana che seguirà l'arrivo ai Piani Resinelli che conosco bene ed ho provato. Poi avremo tappe sulle Alpi con arrivi a Falzes, Cortina, Pampeago e Passo Stelvio decisamente dure e lunghe».
Un tuo pronostico, chi vedi favorito? «Sì saprà alla distanza, quanto incideranno le tappe di pianura, come ne usciranno gli scalatori come Scarponi, Basso, Cunego e tanti altri. Lo vedo apertissimo».
Avete sostenuto un lavoro specifico e mirato. «Mi sono avvicinato nel migliore dei modi; nell'ultimo mese dopo il Catalunya ho corso il Paesi Baschi, le classiche delle Ardenne, in cui ho fatto bene. Domenica nel Toscana sono stato 12°, dando un ottimo appoggio a Ballan».
Quali arrivi potrebbero metterti in difficoltà. «I più impegnativi sono quelli di Pampeago e Passo Stelvio, perché saremo in sella circa sette ore e sono davvero tante».
Non uno scherzo questo Giro: 3503.9 km. (media di 166.9) in totale, due crono individuali, una a squadre, quattro tappe di media montagna, una tappa di alta montagna più altre tre con arrivo in salita.
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