Festa per la Errigo
Forse resta a Como

«Mi piacerebbe restare, anche perché si è lavorato bene in questo ambiente. E io sto facendo di tutto, con i mezzi che ho, perché Giovanni torni, credo che sarebbe un bene»

Sulle note dell'immancabile "We are the champions", Arianna Errigo è stata accolta al festeggiamento organizzato ieri in città per la duplice medaglia - oro a squadre e argento nell'individuale -, conquistata alle recenti Olimpiadi di Londra.
Una festa, quella organizzata dalla Comense Scherma - la società per la quale, da una decina d'anni, gareggia la 24enne fiorettista monzese -, che per quasi un'ora ha richiamato al "Nero China", dirigenti, tifosi e simpatizzanti della "carabiniera" nerostellata. Una piccola folla, radunatasi tra le vie Vitani e Cinque Giornate, che ha destato non poca curiosità tra i tanti passanti del tardo pomeriggio. E in attesa, come ha dichiarato l'assessore allo Sport del Comune di Como Luigi Cavadini, che anche l'amministrazione locale - al pari di Muggiò, il paese natale di Arianna -, le riservi tra qualche settimana il meritato tributo.
«Un peccato rovinare tutto»
Ma la domanda aleggiante sulla festa, era se Arianna sarebbe rimasta alla Comense, anche dopo la partenza - destinazione Tauber (Germania) - del suo maestro storico Giovanni Bortolaso.
E Arianna ci ha detto che... «Mi piacerebbe restare, anche perché si è lavorato bene in questo ambiente. E io sto facendo di tutto, con i mezzi che ho, perché Giovanni torni, credo che sarebbe un bene per me e per tutta la società. È stato fatto un bel lavoro, anche con i più piccoli (Arianna non la cita ma si riferisce soprattutto all'azzurrina Viola Michelini, ndr), sarebbe un peccato rovinare tutto. A febbraio mi auguro ritorni...».

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Eco di Bergamo Festa per Arianna Errigo