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Giovedì 28 Febbraio 2013
Molin: «Sì è stato bellissimo
Ma ora torno dietro le quinte»
Intervista con il vice allenatore della Pallacanestro Cantù che domenica ha sostituito Andrea Trinchieri
Andrea sta decisamente meglio e da oggi riprenderà il lavoro. Ad Avellino, domenica, spero proprio potrà farcela a occupare il proprio ruolo. Per fortuna, aggiungerei.
Ma come, lei non s'è fatto la bocca buona dopo aver guidato Cantù alla vittoria nel derby con Varese?
È stato bellissimo, non lo nascondo, ma io sono e resto il vice di Trinchieri. Non era la prima volta che mi trovavo a tamponare un'emergenza. Ma non si è trattato di un mettersi alla prova, bensì di un momento comunque delicato nel quale ti rendi pienamente conto che è davvero diverso fare il capo da fare l'assistente.
Ha detto che non era la prima volta di Molin precettato alla guida della squadra.
E infatti non lo è stato. Mi era già capitato alcune volte sia alla Benetton con Sales e Messina sia al Cska Mosca con lo stesso Messina ma non ricordo esattamente di quali partite si sia trattato. Questa qui, invece, son certo che non potrò mai scordarmela sia per l'importanza della gara, sia per la delicatezza del nostro momento, sia perché era il derby con Varese...
Al suo arrivo a Cantù, dopo l'esperienza da head coach al Real Madrid, confessò che si sentiva più vice che capo. È ancora dello stesso avviso?
Se ci saranno opportunità diverse, eventualmente le valuteremo, ma in questo club sono ben felice del ruolo che occupo. Continuo a preferire star dietro che davanti, anche perché ho maturato un'esperienza tale che questo ruolo è quello che so far meglio di tutti gli altri.
Leggi l'intervista integrale nell'edizione de La Provincia in edicola giovedì 28 febbraio
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