Abass e Cantù ai saluti
C’è Milano nel futuro

Il capitano rinuncia all’adeguamento del contratto e vola verso l’Eurolega

Sono già partiti i titoli di coda. Martedì notte. Quando è scaduto il termine che la Pallacanestro Cantù aveva posto ad Awudu Abass. A fronte della proposta del rinnovo di contratto (con ritocco), al capitano era stata chiesta una risposta entro il 31 maggio. Risposta che non è arrivata: Abi e il suo agente, quindi, hanno fatto scadere l’opzione.

I casi, a questo punto, sono due. O il ragazzo di Camerlata è diventato una sorta di filantropo e ha deciso di rimanere in Brianza agli stessi soldi della passata stagione, rinunciando all’aumento d’ingaggio. Oppure ha trovato una squadra in grado d’investire su di lui, pagare il buy-out legato a Eurolega o Nba (una cifra intorno ai 120.000 euro) e chiesto da Cantù e ingaggiarlo.

Siamo, ovviamente, più propensi a pensare a questa seconda ipotesi, individuando anche in Milano la prossima società del giocatore. Tutti i conti tornano: l’Armani ha bisogno di rinfrescare - e allungare - il roster, trovando un giovane (23 anni), addirittura Nazionale (è a Bologna, in questi giorni, per il primo raduno dell’era Messina) e pure italiano. Particolare non di poco conto. Che ha frenato, giusto per capire meglio, certe sirene straniere che, ingaggiando Abass, si sarebbero “bruciate” uno straniero.

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