Allievi, giusta dose di buon senso
«Deluso dal secondo posto? No»

Il presidente di Cantù cerca di cogliere i lati positivi della sconfitta di domenica. «La partita con Treviglio ha detto chiaramente che arriveremo pronti nel momento clou»

«Delusi per il secondo posto? Certo che no. Anzi, la partita contro Treviglio ha detto chiaramente che arriveremo pronti nel momento clou, per affrontare le partite più importanti di fine stagione». Roberto Allievi, presidente della Pallacanestro Cantù, è pronto a scommettere che, nonostante il sorpasso al fotofinish di Udine al termine del girone di andata, la squadra saprà lottare fino alla fine per il grande obiettivo finale:

«Perché non ci siamo mai nascosti e non lo facciamo ora, nonostante qualche difficoltà: vogliamo risalire in serie A. Senza infortuni e con un po’ più di attenzione in certe partite, avremmo qualche punto in più. La squadra non è quasi mai stata al completo, ha dovuto rinunciare a Severini a lungo: anche a Treviglio, oltre a Johnson, abbiamo dovuto fare a meno di Bayehe».

«Campionato competitivo»

A chi mormora, il presidente canturino risponde che non ci si poteva aspettare una marcia trionfale in A2: «Si sapeva che sarebbe stato un campionato molto competitivo, di alto livello e il cronoprogramma è rispettato, siamo sempre stati in testa e ora siamo secondi a -2 dalla prima. Partita dopo partita vogliamo costruire il nostro risultato, qualche passo falso era prevedibile. Pensiamo anche che miglioreremo nell’approccio alle partite e nella gestione dei vantaggi».

La prospettiva è però di affrontare il girone di ritorno senza Johnson: «Purtroppo le disposizioni che ci sono arrivate le stiamo pagando a caro prezzo. Rispettiamo la sua posizione, dispiace però che non abbia preso in considerazione il fatto che la sua decisione va contro l’interesse collettivo della squadra. Su di lui abbiamo puntato tanto, dal punto di vista tecnico ed economico. Ora chiaramente dobbiamo rivedere tutti i nostri piani».

«Mercato? Nessuna frenesia»

Allievi conferma che Cantù non si butterà a capofitto sul mercato: «Nessuna frenesia - spiega -. Attendiamo ancora un chiarimento sulla possibilità di poter disporre di un visto suppletivo. Informalmente e dalla stampa abbiamo appreso che non succederà, ma il Dipartimento per lo sport non si è ancora pronunciato su questo tema. In fondo le regole sono cambiate in corsa, così come l’equilibrio competitivo: credo che sia ragionevole pensare di concedere questa possibilità ai club che hanno avuto a che fare con casi simili al nostro. Con un nuovo visto lavorativo, avremmo più scelta. In ogni caso, se lo staff lo riterrà opportuno, inseriremo un giocatore importante almeno quanto Johnson: o un americano o un comunitario adeguato alle nostre esigenze».

In ogni caso, si ripartirà con la voglia di migliorare: «E senza fasciarci la testa. La squadra è lunga, di Allen siamo soddisfatti, e già domenica la squadra ha dimostrato di avere nuovi equilibri con responsabilità distribuite. Puntiamo molto su chi abbiamo, perché conosciamo il grande valore del nostro roster». L. Spo.

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