Amarcord, parla Mondonico
Intervista sul giornale di oggi

Siamo andati a trovare l’allenatore a Rivolta d’Adda, parlando del suo Como 1986/87 e di molto altro

Bisogna venire a Rivolta d’Adda per toccare con mano chi è oggi Emiliano Mondonico. Vederlo sul campo dell’oratorio, mentre allena un gruppo di alcolisti e tossicodipendenti. Oppure mentre organizza le prossime partite delle scuole medie: contro la Nazionale Amputati o quella dei Disabili. O ancora mentre passeggia in tuta per il paese, nel giorno di mercato e tutti, ma proprio tutti, lo salutano come fosse il parroco. Un uomo che ha deciso di guardare meno al calcio di lustrini e pajettes, e di aiutare il prossimo. «Faccio fatica a stare lontano da Rivolta più di una settimana. Il mio scudetto è aiutare i ragazzi e le persone problematiche attraverso il pallone. Nessuna partita di serie A mi ha dato la soddisfazione che provo adesso». La lunga intervista sul giornale di oggi

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