Anzani: «Dovessi scegliere
vorrei vincere la Champions»

Intervista al campione di Bizzarone, colonna della Lube Civitanova

A definirla la sua «fase della maturità» è lui stesso. A nemmeno 28 anni d’età, ma con un bagaglio di sette anni di SuperLega e due di A2 da mettere a disposizione della squadra, Simone Anzani, centrale della Lube Civitanova nonché della nazionale azzurra, è pronto a sferrare l’attacco finale a quello che ancora manca nella sua bacheca. «Se dovessi scegliere un solo obiettivo mi piacerebbe vincere la Champions. Si tratta, del resto, dell’unico trofeo di club che mi manca», scherza su.

In questa semplice considerazione, però, c’è tanto di vero. Dopo aver vinto quasi tutto fin qui, il passaggio estivo alla Lube è significato il Mondiale messo in tasca soltanto qualche settimana fa e, al momento, la piena corsa a tutti gli obiettivi di stagione. «Il primo, in ordine di tempo, si chiama Coppa Italia», con la sfida del 23 gennaio nei quarti contro Monza e le Final Four di fine febbraio a Casalecchio di Reno come traguardo minimo da cogliere.

Finora, in campionato è stato dominio assoluto. Tredici gare giocate, altrettante vittorie incassate, con un bottino di 38 punti su 39 a spiegare più di tanta teoria lo strapotere di Civitanova. «Giocheremo ogni partita per confermarci, consapevoli che sono quelli decisivi i momenti in cui essere imbattuti», prosegue pensando alle sfide clou di fine stagione.

Al contempo, però, è chiaro a tutti che «non bisogna nascondersi»: «Siamo la squadra da battere. A dirlo sono i fatti», sottolinea, certo che l’ambizione sia un elemento indispensabile per puntare sempre più in alto, senza tralasciare quella sana umiltà che serve per non perdere il contatto con la realtà. «È importante rimanere con i piedi per terra. È un attimo, infatti, cadere e così facendo perdere quelle certezze che oggi ci permettono di dare il massimo. Per fortuna la squadra è composta di giocatori d’esperienza, che hanno già affrontato sfide a livello internazionale», prosegue.

Anche la già citata Champions è ben avviata. Due successi su due e la certezza di essere tra le migliori realtà del continente. La sfida contro Trentino, in calendario il prossimo 26 gennaio, potrebbe rappresentare la definitiva consacrazione. «Siamo strutturati per competere su tutti i fronti. Ciò non significa che sia semplice vincere, anzi. Altri in Italia, prima fra tutti Perugia, hanno le qualità per giocarsela. C’è tempo, insomma, prima di arrivare a tirare le conclusioni».

Su tutto, c’è l’indubbia crescita sportiva d’un atleta che, tra gare di club e maglia azzurra, punta ora a confermarsi ai vertici assoluti della pallavolo internazionale. «Da tre anni gioco in squadre che puntano al massimo. A livello personale lavoro per crescere sempre più così da aiutare, col mio contributo, la squadra a essere sempre più competitiva. Vogliamo essere al top per le partite che conteranno a fine stagione», conclude.

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