Arrigoni: «Promuovo Brienza
Si merita la riconferma»

Intervista con il consulente tecnico della Pallacanestro Cantù.

Consulente, voce esperta, consigliere. Lui è Bruno Arrigoni e tanto basta per sfuggire alle classificazioni. Basta a inquadrare il personaggio, il suo carisma e la sua importanza per la Pallacanestro Cantù. Per quella che è stata la storia, certamente, ma anche per un presente in cui - seppur con un ruolo formalmente defilato - è stato una delle figure legate alla rinascita di Cantù. E quindi ha più che una voce in capitolo per giudicare, analizzare e tirare le somme di una stagione.

È da Brienza che Cantù deve ripartire l’anno prossimo?

«Direi proprio di sì e spero che si arrivi alla conferma. La merita tutta e l’orientamento della società è questo».

Quali sono i meriti del coach?

«Ha saputo affrontare e superare le difficoltà, non solo quelle legate alla società, ma anche quelle tecniche. Perché non è facile perdere in pochi giorni un giocatore forte come Udanoh e un fuoriclasse come Mitchell. Ha saputo inventarsi La Torre titolare con un minutaggio superiore a tutte le aspettative. Quindi, promuovo Brienza».

La stagione di Cantù è stata…

«Largamente positiva, considerato tutto. Quando termini il campionato con 16 vittorie è sempre una grande stagione. Merito della società, che ha saputo infondere fiducia e ottimismo, e dello staff per le ragioni a cui accennavo prima».

Rivedremo Arrigoni a Cantù in questa o in un’altra veste?

«Con la società non ho ancora parlato, stanno chiudendo una stagione e ne devono preparare un’altra. Io non mi vedo in ruoli diversi: ho 74 anni, mi manca un po’ l’energia per essere tutti i giorni “sul pezzo”. Però anche quest’anno ho visto un sacco di partite, non sono stato con le mani in mano».

L’intervista completa sulla Provincia di martedì 21 maggio

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