Baby Pallanuoto Como
«Ora allenamenti a secco»

Francesco Zoni: «E speriamo ovviamente in una riapertura della struttura di Viale Geno, che ci darebbe una mano»

Lavorare per crescere, ammesso che sia possibile. Tra chiusura senza prospettive (a breve) di riapertura e coronavirus, anche per il settore giovanile della Pallanuoto Como è stato un “annus horribilis”. Tutto ciò non ha intaccato l’entusiasmo di atleti e coach, alle prese con una stagione interrotta sul più bello, come conferma il tecnico delle formazioni Under 15 e Under 13, Francesco Zoni. Che ha anche allenato la prima squadra fino a un paio di anni fa e che adesso si occupa del settore giovanile della società del presidente Giovanni Dato. «Da quest’anno lavoro con gli agonisti più piccoli, due gruppi numerosi, particolarmente ricettivi e serissimi sotto tutti i punti di vista. Purtroppo ci sono mancati, prima ancora del coronavirus, gli spazi acqua. Non per colpa della società, ma per la chiusura di Muggiò: siamo passati da cinque a tre allenamenti settimanali di un’ora, tutti sono stati messi in ginocchio. A Villa Guardia, centro sportivo che ringraziamo, ci siamo allenati in condizioni difficili per le grandi richieste che quella piscina si è trovata a fronteggiare».

In campionato, la Pallanuoto Como ha sempre giocato in trasferta: «Abbiamo richiesto alla Federnuoto di farci giocare sempre fuori casa, non potendo garantire un impianto casalingo. Nonostante questo, le due squadre hanno concluso la prima fase e si stavano preparando per la seconda. Poi è arrivato il coronavirus e ora attendiamo solo di riprendere: faremo allenamenti a secco, sfruttare le piscine per gli allenamenti è davvero complicato. E speriamo ovviamente in una riapertura della struttura di Viale Geno, che ci darebbe una mano». Una situazione complicata come per tutte le società di nuoto e pallanuoto della città che hanno dovuto sopportare una doppia crisi, quella degli impianti e quella del virus.

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