Banchini in attesa
«Como concentrato»

Anche di fronte all’accavallarsi delle notizie, da cui si deduce come Giana-Como sia a rischio, la squadra ha la testa alla partita

Marco Banchini e il Como hanno lavorato sino a ieri come se il coronavirus non ci fosse. Perché se ti fai condizionare, rischi di avere la testa da un’altra parte. Così, anche di fronte all’accavallarsi delle notizie, di fronte alle quali ogni persona dotata di un minimo di buon senso deduce come Giana-Como sia a rischio, la squadra ha la testa alla partita. E lavora come se si andasse davvero in campo. Ecco Mister Banchini alla vigilia più strana della sua carriera.

Mister, lei è per giocare?

«Bella domanda. Io credo che di fonte alla ipotesi di bloccare tutto per un mese e oltre, giocare a porte chiuse sia l’unica soluzione per venirne fuori. Anche se non sarebbe la stessa cosa perché il pubblico è fondamentale per il calcio. Però ci sono altri fattori: chi può assicurare che tutti i giocatori, magari asintomatici, non siano contagiati? In base a questi dubbi, capisco le ultime prese di posizione. Vedremo».

Ma lei si aspetta che il campionato possa non finire?

«È una ipotesi che non ho ancora elaborato. Secondo me si troverà il modo comunque di finire il torneo».

Come avete lavorato in queste strane settimane?

«Abbiamo cambiato modo di allenarci nella settimana in cui non c’era la partita. Anche modificando il tipo di esercizi. Poi, questa settimana, abbiamo fatto come al solito, concentrandoci sulla Giana».

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