Allievi ora guarda al futuro:
«Non arretriamo di un passo»

È iniziata la settimana che porterà Cantù alla sfida di dopodomani a Udine contro la capolista del girone. Il presidente: «I risultati del club sono legati a ciò che accade in campo. Ci sono obiettivi che centriamo ogni giorno»

È iniziata la settimana che porta Cantù alla partita di giovedì contro Udine capolista. Una partita che ha perso forse un po’ di appeal dopo la sconfitta contro l’Urania Milano.

Una settimana che porterà anche alla fine del campionato – domenica ultima con Treviglio – e in cui il presidente Roberto Allievi ha voluto richiamare tutti all’unità e al sostegno.

Fermo restando che, anche in caso di secondo posto in campionato – alle spalle di una squadra strutturata e che insegue l’obiettivo della promozione da alcuni anni -, ovviamente non ci sarà da disperarsi. Ma solo da rimanere compatti.

«Una stagione non facile»

«È una stagione non facile – ammette Allievi - che, con la voglia di lottare e lo spirito di sacrificio che hanno costruito la storia della Pallacanestro Cantù, stiamo cercando di proteggere dalle insidie per aspirare al miglior risultato sportivo possibile. I risultati di questo club sono legati a ciò che accade sul campo ma, accanto a questo, ci sono gli obiettivi che, come società, stiamo ottenendo ogni giorno».

Si è partiti dalle fondamenta: «Aver messo in sicurezza la vita sportiva del club, averne potenziato la struttura e l’organizzazione sono aspetti connessi all’opportunità di rendere nuovamente la Pallacanestro Cantù un punto di riferimento del basket nazionale. L’arrivo di Alessandro Santoro va in questa direzione, senza rinunciare a Daniele Della Fiori».

Una squadra che la società ha rifatto e di cui ha seguito – e sta seguendo – costantemente la crescita: «La mia esperienza mi ha insegnato che una squadra costruita da zero può avere difficoltà e abbiamo quindi vissuto questi mesi per maturare la piena consapevolezza di dover avere pazienza nell’analizzare e nell’individuare i problemi per poi trovare le soluzioni».

Si farà di tutto anche sul mercato se si presenteranno occasioni favorevoli. Perché l’obiettivo è sempre lo stesso: «Non arretreremo di un solo passo, vogliamo il ritorno in serie A. La squadra ce ne ha convinto ancora di più con la voglia di andare oltre le difficoltà, che non sono mancate. Pertanto non lesineremo sforzi per garantirci il massimo della competitività in questo campionato, ma siamo consapevoli che i nostri competitor hanno avuto più tempo e modo per prepararsi a ottenere i favori del pronostico, come successo a Udine, per esempio. Il nostro management e lo staff tecnico sono al lavoro per monitorare evoluzioni interne ed esterne».

«Scafati, Verona e altre squadre»

Non manca un passaggio su Udine: «Ha fatto un grande lavoro, che la rende un passo avanti a tutti proprio perché ha vissuto con attenzione la passata stagione, adottando i giusti correttivi che la rendono la squadra da battere, confermando che nulla è legato al caso, ma alla pianificazione. Lo stesso penso di Scafati, Verona e almeno altre due o tre squadre».

Cantù potrebbe terminare seconda, ma non è detta l’ultima parola: «Resteremo attenti e concentrati per sfruttare la minima disattenzione di Udine e di tutte le squadre che concorreranno al massimo del risultato, consapevoli che conoscere gli altri è importante ma conoscere noi stessi è e sarà determinante. Questo perché alcune cose dipenderanno sempre e solo da noi». L. Spo.

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